Cultura, tv e spettacoli

“Nasconde un dettaglio….”. E Sallusti silura la Lucarelli

Alessandro Sallusti e Selvaggia Lucarelli

La stilettata Alessandro Sallusti la rifila a Selvaggia Lucarelli, dedicandole un corsivo su Libero. Tutto ha origine qualche giorno fa quando la giornalista del Fatto Quotidiano su Twitter se la prende con Parenzo e De Gregorio per aver dato occasione a Senaldi di mostrare la prima pagina del quotidiano di cui è condirettore. Per Lucarelli Libero non andrebbe mostrato perché “razzismo, violenza verbale e omofobia” non andrebbero né “normalizzati” né “nobilitati”. Poi l’opinione pubblica un paio di giorni fa ha pure appreso che Selvaggia intende lasciare l’ordine dei giornalisti a causa di un procedimento aperto nei suoi confronti. E qui Sallusti non ci ha visto più, notando un pizzico di ipocrisia.

“Selvaggia Lucarelli l’altra sera ci ha dato dei razzisti, dei violenti e degli omofobi – ha scritto il direttore stamattina – si è dimenticata di dire stupidi, sì stupidi al punto di averla pagata per anni, e pure bene, per scrivere sulla prima pagina di questo giornale. Ci è simpatica la Selvaggia, donna che cambia giornali come i vestiti, destra o sinistra purché l’euro giri insieme al suo egocentrismo cronico”. Poi l’affondo: “Negli scorsi giorni ha annunciato che ha chiesto di essere cancellata dall’Ordine dei giornalisti (la notizia è che vi era iscritta, ndr) perché non accetta di essere processata da colleghi per le sue opinioni stante l’apertura di un fascicolo dei probiviri a suo carico. Brava, coraggiosa. Solo una domanda: se lei ritiene quel tribunale indegno e inadeguato a giudicare lei, perché ci si è rivolta per fare processare me, cosa che avviene proprio oggi? È una curiosità, capire cosa gira nella testa di una persona che se pensa di aver subito un fallo corre a piagnucolare dall’arbitro ma se colta in fallo disconosce l’arbitro e abbandona il campo, sempre ovviamente piagnucolando. Non voglio scomodare Freud e la sua teoria dell’io e del super io, banalmente potrebbe anche essere che la testa sia semplicemente vuota, il che spiegherebbe tante tante cose”.

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