Cronaca

Le immagini choc

Nei video la furia dei migranti: muri abbattuti con l’ariete, agenti feriti

I filmati dei disordini nel centro per i rimpatri di Ponte Galeria: una vera e propria guerriglia. Devastata la stanza dei carabinieri. Rotto il tendine ad un militare

Rivolta Cpr Ponte Galeria

Ieri, il Centro di Permanenza per i Rimpatri (C.P.R.) di Ponte Galeria è stato scenario di gravi disordini che hanno coinvolto gli ospiti della struttura e le Forze dell’Ordine, culminando nell’arresto di 14 persone da parte della Polizia di Stato.  Le accuse mosse agli arrestati includono resistenza, lesioni a pubblico ufficiale, danneggiamento e incendio doloso. La provenienza dei detenuti da diverse nazioni sottolinea la complessità del fenomeno migratorio.

La tensione è salita a seguito della morte di un giovane originario della Guinea di 21 anni all’interno del centro, nonostante il tempestivo intervento sanitario.

La reazione al tragico evento non si è fatta attendere: la protesta ha preso forma con gli ospiti del reparto maschile che hanno dato fuoco ai materassi e lanciato oggetti contro il personale. Nonostante l’intervento delle Forze dell’Ordine e dei Vigili del Fuoco, la tensione è cresciuta nel corso della giornata.

Nel pomeriggio, la situazione è ulteriormente degenerata con tentativi di forzare le barriere e lanci di oggetti contundenti verso le forze dell’ordine, richiedendo l’uso di lacrimogeni per disperdere i manifestanti e prevenire eventuali fughe. Solo nelle ore serali è stato possibile ripristinare l’ordine. “Intorno alle ore 13.00 – si legge nella nota della polizia – alcuni ospiti hanno tentato dapprima di forzare uno sbarramento e poi hanno iniziato a lanciare oggetti contundenti verso le Forze dell’Ordine. Dopo circa un’ora, alcuni ospiti, dopo aver forzato una porta di sicurezza, sono riusciti ad accedere in una zona dove erano parcheggiate le auto della Polizia di Stato ed hanno cercato di incendiarne una”. Intanto, “altri ospiti, forzando varie porte, sono riusciti ad accedere in una stanza in uso al personale dell’Arma dei Carabinieri lì in servizio, rubando alcuni effetti personali e danneggiando il locale stesso”.

Gli scontri hanno avuto conseguenze importanti: membri delle Forze dell’Ordine hanno riportato ferite e la struttura ha subito danni notevoli, tra cui pareti abbattute, serrature forzate e distruzione di materiale di videosorveglianza. Una vettura della Polizia di Stato è stata distrutta e parzialmente incendiata. “Solo poco prima delle ore 22.00, le Forze dell’Ordine sono riuscite ad accedere all’intera struttura, a riportare gli ospiti nei loro settori e sequestrare tutto il materiale usato per aggredire i poliziotti ed i carabinieri”. Da una prima stima dei danni risultano abbattuti almeno 2 muri di separazione tra i settori, per i cui danneggiamenti sono state usate come arieti le cabine telefoniche. Inoltre sono state distrutte le serrature di altre porte di sicurezza, oscurate e distrutte 8 telecamere di videosorveglianza, devastata la stanza in uso ai carabinieri, distrutta e parzialmente incendiata un’auto della Polizia di Stato, oltre ad altri mobili e materassi.

Le indagini successive hanno permesso di identificare e arrestare i responsabili di varie nazionalità: marocchina, pakistana, guineana, cubana, cilena, senegalese, tunisina, nigeriana e gambiana. Le ferite subite dalle Forze dell’Ordine variano in gravità, con due carabinieri e un Caporalmaggiore dell’esercito che hanno necessitato di assistenza medica. Il militare ha riportato la rottura del tendine di un braccio ed è stato refertato con 30 giorni di prognosi.

Franco Lodige, 5 febbraio 2024

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