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Nel mondo sardina di Black lives matter sarà razzista pure il Negroni - Seconda parte

La lista di allunga di ora in ora: al bando il lucido da scarpe testa di moro, la tintura Testa Nera, le carte Dal Negro, il Negroni, l’aperitivo, il Negronetto, il salamino. Al macello, subito, adesso, Furia cavallo del West che beve solo caffè per mantenere il suo pelo il più nero che c’è: come si permetteva, quel cazzone pallido di Mal? Mentre per Carlo Conti, con quelle lampadate esagerate, saranno volatili per diabetici. Salvo, invece, per meriti acquisiti, don Biancalani. E allora il Colosseo? Lo si okkupa, ci si fanno i rave party anzirazzisti col cardinale elettricista a fare il deejay: Madonna e Bergoglio remix.

Resta anche la Colonna Traiana, ribattezzata però Colonna Troiona per adeguarsi alle nuove istanze del progressismo imperante. Quanto a Spike Lee, “in prima linea nelle proteste del Black Lives Matter”, la sua posizione è ambigua: sarà anche in prima linea, però si chiama come il famigerato generale bianco e questo basta e avanza a toglierlo di mezzo. Cammina, Spic & Span, prima che ti facciano correre. C’è sempre un nero più nero che ti fa nero.

Max Del Papa 13 giugno 2020

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