Il podcast di Sallusti

No, Schlein non è un fenomeno

Il podcast di Alessandro Sallusti del 10 marzo 2023

Elly qua, Elly là, certo, ma che cosa c’è da aspettarsi dalla nuova segretaria del Pd?

Non conosco Elly Schlein, l’ho incrociata solo qualche volta nei talk show televisivi. Di lei da subito mi hanno colpito due cose, l’ambiguità e la fragilità del pensiero. Mi è aèparsa superficiale, impreparata, sfuggente, si vedeva insomma che era una con un’esperienza politica molto limitata e con un vocabolario fatto di parole e luoghi comuni.

Intendo: quando non oggi, ma dieci anni fa, mi capitava la stessa cosa con Giorgia Meloni, uscivo dal dibattito con una certezza “questa ha le palle”. Ho avuto un buon giudizio, visto dove è arrivata oggi, e non penso di sbagliarlo neppure sulla segretaria del Pd.

Uno può obiettare: ma dai, sbagli, tanto è vero che ha vinto le primarie. Già, ma io sul motivo del successo ho una mia idea, anzi due.

La prima è che sia trattato di un fallo di reazione, o meglio di frustrazione, dell’elettore di sinistra nei confronti della sua classe dirigente, che negli ultimi anni non è proprio azzecata una. Se fosse così, non sia quindi trattato di un voto pro-Elly, ma di un voto contro quel Pd uscito a pezzi dal confronto scontro con la destra di Giorgia Meloni e Matteo Salvini.

La seconda idea che mi sono fatto è che probabilmente Elly Schlein attira l’attenzione perché è ambigua, fluida, e non solo sessualmente parlando. Mi sembra abbia una personalità misteriosa, inafferrabile, è italiana, ma anche svizzera, ma anche americana. Ha un padre ebreo, ma gli sta sulle palle Israele, ha un nonno di origine ucraina, ma non mi sembra voglia battersi per la difesa di quel popolo.

Ecco, vedete, sono gli strani, non i normali, ad attirare l’attenzione, e lei ha tutte le caratteristiche dei primi. Questa curiosità, figlio un po’ della disperazione, un po’ dell’attrazione, può trasformarsi in un progetto politico? A giudicare dalle premesse, dai primi passi, direi di no. Voglio dire, se Alice Klein è la donna che ho abbiamo conosciuto, non vedo per lei un grande futuro. Se viceversa c’è qualcosa di lei che ha tenuto nascosto, beh, allora ovviamente può accadere di tutto. Lei ha detto “ho vinto perché non mi hanno visto arrivare”. Certo, vero, ma se nessuno l’ha vista arrivare, dico io, un motivo ci sarà pure.

 

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