Commenti all'articolo “Non ha competenze”. Gli scienziati sbugiardano la Viola sul vino Torna all'articolo
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Anche la birra contiene alcol
E deve essere considerata come il vino e deve portare lo stesso avvertito come il vino.
Questo vostro articolo è l’ennesima dimostrazione di quanto poco conti la scienza nell’informazione. Che l’alcool sia entrato tra i canceriogeni di prima categoria, non lo dice la Viola ma chi a livello internazionale si occupa della tossicità delle sistanze. Che poi uno voglia bere o fumare, è un suo problema. In ogni caso i costi annuali che lo stato ( noi) spende per curare le malattie derivate dall’alcool, sono il doppio di quello che produce la viticultura e derivati. Questo è quello che chi fa vera informazione dovrebbe approfondire e comunicare. Anche a me piace un bicchirte di vino ma questo non cambia gli effetti sul mio organismo.
Solite argomentazioni dementi, degne di un buffone avvinazzato.
Dispiace vedere come le persone tendino a giustificare il proprio bene. A livello scientifico sono ormai ampliamente dimostrati i danni che provoca l’alcol, sostanza tossica per l’organismo. È vero che il vino contiene sostanze che hanno effetti per così dire benefici ,cosa c’entra il succo d’uva con il vino ???, ma queste sono presenti in maniera infinitesimale rispetto all’alcol. Queste sono conclusioni dell’OMS. Quindi chi beve è giusto che abbia la consapevolezza delle conseguenze, e se non può proprio farne a meno che almeno lo faccia moderatamente
La conosco questa gente! Tutto cio’ ke a loro nn piace fa male e tutto cio’ ke a loro piace fa bene!
Mio padre, raccontava come a Tolmezzo le mamme da buone friulane, ai figli prima di uscire di casa, per andare a scuola, dovendo camminare al freddo sulla neve, davano loro un sorso di vino. Alcuni arrivavano con le labbra segnate di rosso, rivelando il colore di quel vino; gli altri, evidentemente avevano bevuto vino bianco…
Ebbene, se il vino dovesse davvero fare male, a maggior ragione farebbe male ai bambini; giusto? Eppure, mio padre aveva una salute di ferro e dopo aver fatto ben due guerre da alpino, avendo lavorato anche fino a 69 anni ci ha lasciato a 87; questo in un’epoca in cui quell’età stava ben sopra alla media nazionale…