Cronaca

”Non una di meno”, tranne se sei ebrea: lo strano 8 marzo delle femministe

Mi trovo alla manifestazione indetta dal gruppo transfeministaNon una di meno” e da altre sigle, potete vedere alle mie spalle. La manifestazione l’ho appena attraversata, ora sono nella parte finale da cui faccio questo video, non lo faccio volutamente all’interno della manifestazione, anche per esprimere le mie idee, senza però provocare come altri fanno in eventi e in iniziative che vengono lecitamente organizzate.

Però vi volevo raccontare un po’ le contraddizioni di questa manifestazione, che sembra una manifestazione più che indetta per l’8 marzo, una manifestazione a favore della Palestina, in cui si trovano bandiere palestinesi, si parla dello stop al genocidio e si arriva addirittura ad attaccare dei manifesti in cui si parla di intifada, in cui si arriva a scrivere il famoso slogan “dal mare al fiume, Palestina libera”, che significa negare l’esistenza dello Stato di Israele.

Ma in questa manifestazione a cui sono stato per vario tempo ad ascoltare ciò di cui si parlava, della Shoah, del gender, attacchi ai ministri, attacchi al governo, attacchi al patriarcato e quant’altro…. immaginate un po’? Non ho sentito spendere una parola nei confronti delle donne uccise, rapite, stuprate da Hamas e delle donne che sono ostaggio dei terroristi. Donne ovviamente israeliane.

Allora io mi chiedo: ci sono delle donne di serie A e donne di serie B? Qui si inneggia l’intifada ma non si spende una parola per le donne ebree. E il silenzio va avanti dal 7 ottobre, il silenzio di una gran parte delle organizzazioni che stanno manifestando quest’oggi a favore delle donne palestinesi. Davvero questo significa avere a cuore le donne oppure ci sono delle donne che valgono evidentemente più di altre?

Lascio a voi la risposta, ricordando che fortunatamente ieri a Roma è stata organizzata un’altra manifestazione in cui sono state ricordate le donne stuprate, uccise o ancora ostaggio di Hamas. Cosa che non avviene invece in questa manifestazione in cui si inneggia a tutti gli effetti sotto vari punti di vista anche all’intifada e non solo.

Francesco Giubilei, 8 marzo 2024