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Ora che serve, la rivoluzione non la vuole nessuno - Seconda parte

Non c’è solo la gauche caviar o a far le fusa, ronfante davanti al caminetto: ci sta pure il popolino del quale don Bastiano direbbe “figli miei, voi non contate un cazzo”. Nell’arcipelago di sinistra, falsa o vera che sia, nessuno si muove, nessuno si erge, nessuno sbotta. E si spiega: bene o male il regime è percepito come amico, fa parte dell’album di famiglia, molti tirannelli di oggi erano ieri a sinistra del Pci e quasi del Partito comunista cinese, come dice Fantozzi. E tra amici, alla fine, ci si comprende, ci si mette d’accordo.

Non disturbare il manovratore! Immaginiamoci se solo un millesimo di questo filo spinato lo avessero steso quelli altri, quelli che vengono paragonati a Hitler e allo Sciamano, diciamo le opposizioni fin troppo timide ma esecrate in quanto esistono dai custodi dell’ortodossia. Così gli insofferenti sono diventati collaborazionisti, gli insurrezionalisti si sono messi la divisa degli uomini d’ordine. Sì, va bene, sarà un periodaccio, ma anche l’oppressione per qualcuno è più uguale e per molti perfino virtuosa. Libidinosa.

Max Del Papa, 15 gennaio 2021

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