Cronaca

Orso graziato, assist dal Tar: la decisione su Jj4

Orso Trentino da abbattere Jj4 © Ablestock.com e Lum3n tramite Canva.com

Il Tar ha deciso: l’orsa JJ4, ritenuta colpevole di aver ucciso il runner Andrea Papi in Trentino Alto Adige non verrà abbattuta. Non adesso, almenoI giudici del Tribunale amministrativo regionale, che avevano sospeso l’ordinanza di abbattimento firmata da Maurizio Fugatti, hanno ritenuto che il ricorso presentato dagli ambientalisti fosse fondato. Rinviando fino a metà giugno l’ulteriore decisione.

La sentenza

Il Tar di Trento ha in sostanza accolto la domanda cautelare proposta dagli animalisti: l’abbattimento sarà bloccato almeno fino al 27 giugno, termine ultimo per proporre motivi aggiuntivi. L’udienza di merito invece è stata fissata per il 14 dicembre. Campa cavallo, anzi: campa orso.

“Le possibilità di trasferirli sono concrete e reali e Lav depositerà l’approfondimento richiesto del progetto per portare in salvo gli animali in un rifugio santuario sicuro, sostenendone interamente le spese”, fa sapere la Lav in un comunicato.

Le tappe della vicenda

L’attesa era durante anche troppo. I fatti risalgono infatti ad oltre un mese e mezzo fa. Era il 5 aprile quando Andrea Papi esce di casa per andare a farsi una corsetta e non torna più. Dopo le disperate ricerche, il corpo viene trovato a decine di metri da un percorso di montagna nei boschi di Caldes nel Trentino occidentale sulle pendici del monte Peller. Le ferite sul suo corpo e le tracce di sangue ovunque non lasciano molto spazio all’immaginazione: Andrea è stato aggredito e ucciso da un plantigrado, uno dei grandi carnivori che popolano le valli del Trentino.

Per approfondire

Subito dopo la notizia, la Provincia Autonoma apre la caccia all’animale firmando le ordinanze di abbattimento per tutti gli esemplari considerati “problematici”. Non solo Jj4, accusata dell’omicidio di Andrea Papi e dell’aggressione di due uomini sempre alle pendici del monte Peller. Ma anche Mj5, che ai primi di marzo aveva ferito un escursionista in Val di Rabbi. Ad opporsi sono le associazioni animaliste: Lav&co presentano un ricorso al Tar che sospende le ordinanze di abbattimento. Il 17 aprile, dopo una lunga ricerca, Jj4 viene catturata: l’orsa finisce in una trappola tubo insieme ai suoi cuccioli, viene sedata e trasportata nella riserva del Casteller. La Provincia firma il decreto di abbattimento, di nuovo sospeso dal Tar. Mentre gli animalisti provano a “discolpare” Jj4 e si mobilitano per trovare un’alternativa all’abbattimento (in Romania e Giordania ci sarebbero due strutture disposte ad ospitarli), la Forestale pubblica un drammatico resoconto sulla morte del povero runner. Andrea è morto a causa di “una violenta e prolungata azione aggressiva dell’animale selvatico nei confronti dell’uomo come dimostrerebbero le gravi ferite e le tracce ematiche sparse per decine di metri”.

La riduzione degli orsi

Il dibattito, ormai in parte sopito, continua soprattutto sulla necessità che il Trentino ospiti qualcosa come 120 grandi carnivori a fronte di un progetto iniziale, denominato Life Ursus, che ne prevedeva solo una cinquantina. I sindaci della Val di Sole, ma anche la maggioranze degli abitanti delle valli, sono convinti che per una pacifica convivenza sia necessario ridurre il numero di plantigradi.

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