Un articolo del Times a firma di Fiona Hamilton ci informa dell’arresto di una coppia di pericolosi coniugi, trattenuti e poi rilasciati dopo otto ore trascorse in cella. I due (Maxie Allen e Rosalind Levine), sgominati a seguito di una delicata operazione della polizia dell’Hertfordshire che ha visto coinvolti sei agenti in divisa, sono sospettati dei reati di molestia e comunicazione malevola.
Le prove incriminanti? Una email di lamentele alla dirigenza della scuola elementare frequentata dalla piccola figlia e, se non bastasse, anche una chat WhatsApp che ne testimonia l’atteggiamento polemico. In sostanza, troppe critiche.
In condizioni normali ci sarebbe da sorridere: non è possibile che il Paese della Magna Carta Libertatum e dell’Habeas Corpus Act, ma anche di John Locke e Herbert Spencer, si sia ridotto a praticare la più grottesca psicopolizia orwelliana. Del resto, siamo uomini di mondo e dopo aver visto runner solitari inseguiti in spiaggia tipo La Grande Fuga, trousse da sopravvivenza per fronteggiare mareggiate, blackout apocalittici, cavallette e guerre mondiali e, infine, sentito dire che la Ue sarebbe la più grande istituzione creata dall’uomo negli ultimi cinquemila anni, non ci stupiamo più di niente.
Michele Ferretti, 30 marzo 2025
Qui sotto un riassunto della storia:
Maxie Allen, 50 anni, produttore di Times Radio, e Rosalind Levine, 46 anni, sono stati arrestati a gennaio 2025 davanti alla figlia di 3 anni. Sei poliziotti sono entrati in casa loro con due auto e un furgone. La coppia è stata portata in caserma e trattenuta per otto ore.
La critica alla scuola nel gruppo WhatsApp
Tutto è iniziato da una chat di genitori. Allen e Levine avevano sollevato dubbi sul processo di selezione del nuovo preside della Cowley Hill Primary School. A maggio 2024, il dirigente aveva annunciato il pensionamento. La coppia chiedeva trasparenza, ma non ha ricevuto risposte.
Le accuse e il divieto di accesso
La scuola ha denunciato la coppia per “comunicazioni malevole” e disturbo alla quiete pubblica. Jackie Spriggs, presidente del consiglio scolastico, ha parlato di commenti diffamatori sui social. Allen e Levine sono stati banditi dall’istituto prima dell’arresto.
La reazione della coppia
“Pensavo che una delle mie figlie fosse morta”, ha detto Levine, ancora scossa. Allen ha definito l’accaduto “distopico e kafkiano”. In un video ha aggiunto: “Non abbiamo mai usato linguaggio offensivo. È inconcepibile essere fermati per delle domande legittime”.
La difesa della scuola
La Cowley Hill Primary ha giustificato la chiamata alla polizia. Secondo loro, i post e i messaggi avevano sconvolto il personale. Hanno negato di voler zittire il dissenso. Dopo cinque settimane, le indagini si sono chiuse senza accuse.
La vicenda ha lasciato segni sulla famiglia. La figlia maggiore di 9 anni frequenta ancora la scuola coinvolta. I genitori stanno valutando azioni legali per quello che considerano un abuso di potere.
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