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Per colpire Trump usano pure l’omicidio di Floyd - Seconda parte

Per avere un quadro della situazione è giusto ricordare che il Minnesota è uno dei 50 Stati USA e, come tutti gli altri Stati della federazione, è governato dal suo parlamento, dal suo senato e dal suo Governatore, eletti dai cittadini. È indipendente dal Governo Federale in tutto quello che riguarda la gestione locale e che Minneapolis è una città che dal 1973 è governata ininterrottamente dai Democratici e che come tutti i comuni ha la sua gestione locale.

Lo stato del Minnesota è amministrato dal Partito Democratico che detiene il potere dagli anni ’70 e che la municipalità di Minneapolis ha una amministrazione democratica, per cui la polizia della città dipende da un sindaco del Partito Democratico che l’amministra, svolge le politiche sociali e, non per ultimo, detta il comportamento che deve tenere il dipartimento di polizia. Anche i rappresentanti dello Stato del Minnesota eletti al Congresso fanno parte del Partito Democratico.
Il Presidente degli Stati Uniti, chiunque esso sia, non ha la facoltà di intervenire in problemi locali a meno che non sia il governatore di uno Stato a richiederlo esplicitamente, o in particolarissime occasioni determinate da leggi apposite.

Allora perché con la scusa di questo brutale omicidio ci sono proteste contro il Presidente Trump a New York, altra città notoriamente schierata con il Partito Democratico, e a Washington D.C. davanti alla Casa Bianca? Perché un omicidio a Minneapolis diventa motivo per fare politica alla vigilia del voto per le elezioni presidenziali? Come direbbe Gigi Marzullo fatevi una domanda e datevi una risposta.

Michael Sfaradi, 31 maggio 2020

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