“I quartieri umili presto apparterranno al passato. Le prigioni e i riformatori resteranno vuoti. Tutti gli uomini cammineranno di nuovo eretti, tutte le donne sorrideranno e tutti i bambini rideranno. Le porte dell’inferno si sono chiuse per sempre”
Andrew Volstead, padre della legge istitutiva del proibizionismo alcolico.
Mafiosi e criminali vari ringraziarono, visto che prosperarono fortemente.
Esempio perfetto di intervento statale, in nome della salute.
Valter Valter
21 Gennaio 2022 20:10
Il discorso é delicato quando dell’antiproibizionismo se ne fa un principio assoluto. Il rischio é di riproporre il velleitarismo sessantottino del “proibito proibire”, mentre bisogna ragionare pragmaticamente relativamente al contesto specifico in discussione.
Carlo Ceni
21 Gennaio 2022 19:17
Questi ricattano tutto il ricattabile. Poi parlano di senso civico. Deficienti quel nonno che non riesce a prendere la pensione, voi lo state uccidendo dentro perchè non può difendersi. Siete anche vigliacchi. E il grande Salvini, che avalla questo schifo senza sbattere la porta del governo, è ancora più colpevole come colpevoli sono stati tutti gli scribacchini, si scribacchini perchè non siete altro, che applaudono questo soggetto appena apre la bocca per esalare il suo fetore.
Pigi
21 Gennaio 2022 18:07
In un mondo dove le merci circolano come non mai, il proibizionismo non ha senso. La vendita legale e controllata di qualunque sostanza, prosciugando uno degli ambienti sbocco per la manovalanza clandestina, contribuirebbe alla diminuzione dell’attrattiva per gli sbandati extracomunitari.
“I quartieri umili presto apparterranno al passato. Le prigioni e i riformatori resteranno vuoti. Tutti gli uomini cammineranno di nuovo eretti, tutte le donne sorrideranno e tutti i bambini rideranno. Le porte dell’inferno si sono chiuse per sempre”
Andrew Volstead, padre della legge istitutiva del proibizionismo alcolico.
Mafiosi e criminali vari ringraziarono, visto che prosperarono fortemente.
Esempio perfetto di intervento statale, in nome della salute.
Il discorso é delicato quando dell’antiproibizionismo se ne fa un principio assoluto. Il rischio é di riproporre il velleitarismo sessantottino del “proibito proibire”, mentre bisogna ragionare pragmaticamente relativamente al contesto specifico in discussione.
Questi ricattano tutto il ricattabile. Poi parlano di senso civico. Deficienti quel nonno che non riesce a prendere la pensione, voi lo state uccidendo dentro perchè non può difendersi. Siete anche vigliacchi. E il grande Salvini, che avalla questo schifo senza sbattere la porta del governo, è ancora più colpevole come colpevoli sono stati tutti gli scribacchini, si scribacchini perchè non siete altro, che applaudono questo soggetto appena apre la bocca per esalare il suo fetore.
In un mondo dove le merci circolano come non mai, il proibizionismo non ha senso.
La vendita legale e controllata di qualunque sostanza, prosciugando uno degli ambienti sbocco per la manovalanza clandestina, contribuirebbe alla diminuzione dell’attrattiva per gli sbandati extracomunitari.