Le politiche , come la giustizia le deve esercitare il popolo , non lo stato ! La democrazia , calibrazione tendenziale è simulacro di spirito fiducioso , abito mentale provvisorio , ma non il fine . Bypassare la democrazia è arte della politica , che è la scienza per incoscienti . Questo è il vulnus , la nullità della delega , rappresentatività e del suffragio universale . Coattivamente a ripetere gli “ addetti ai lavori “ , come in un girone dantesco , percorrono in automatico il circolo vizioso delle illusioni , potenza di sottomissione del convincimento senza colpo ferire . Pressappoco uno spaccato dei vinti dei Malavoglia , tutto il baraccone del luogo comune si trascina e trascina alla capziositá vacua che scorge nelle formule e negli schematismi ideologici il surrogato delle presunte soluzioni . E vai di magistrature , di coorti costituzionali , di parlamenti e di commissioni tributarie , di tre gradi di giudizio e via cantando . Non esistono realmente problemi , eccetto le debolezze ; la debolezza della politica è l’astrazione , e per giunta “ esercitata “ con il cervello , ma soprattutto con l’incapacità dell’altrui di tacitarne il bisogno , il dipendente , come si definiscono gli assoggettati alle droghe , ai vizi distruttivi . Cittadini dipendenti e STATO totale , combustibile e comburente , osmosi di fuoco che… Leggi il resto »
rosario nicoletti
8 Febbraio 2020 17:15
No, non lo abbiamo deciso e forse non lo decideremo mai. Noi viviamo per molti aspetti in un regime, per il quale cosa pensa il popolo è irrilevante; ma non possiamo, e non vogliamo confessarlo a noi stessi. Ufficialmente, viviamo in una democrazia, anche se è impossibile accorgersene.
marcor
8 Febbraio 2020 9:11
Quando hai a che fare con certi avversari, devi poter smettere il fioretto e adoperare di tanto in tanto la clava.
Luca Beltrame
8 Febbraio 2020 0:48
Qualcuno dovrebbe dire lo stesso non solo di Orban, ma dell’autocrate russo Vladimir Putin, tristemente ammirato dalla destra sociale italiana (Lega e FdI).
Le politiche , come la giustizia le deve esercitare il popolo , non lo stato ! La democrazia , calibrazione tendenziale è simulacro di spirito fiducioso , abito mentale provvisorio , ma non il fine . Bypassare la democrazia è arte della politica , che è la scienza per incoscienti . Questo è il vulnus , la nullità della delega , rappresentatività e del suffragio universale . Coattivamente a ripetere gli “ addetti ai lavori “ , come in un girone dantesco , percorrono in automatico il circolo vizioso delle illusioni , potenza di sottomissione del convincimento senza colpo ferire . Pressappoco uno spaccato dei vinti dei Malavoglia , tutto il baraccone del luogo comune si trascina e trascina alla capziositá vacua che scorge nelle formule e negli schematismi ideologici il surrogato delle presunte soluzioni . E vai di magistrature , di coorti costituzionali , di parlamenti e di commissioni tributarie , di tre gradi di giudizio e via cantando . Non esistono realmente problemi , eccetto le debolezze ; la debolezza della politica è l’astrazione , e per giunta “ esercitata “ con il cervello , ma soprattutto con l’incapacità dell’altrui di tacitarne il bisogno , il dipendente , come si definiscono gli assoggettati alle droghe , ai vizi distruttivi . Cittadini dipendenti e STATO totale , combustibile e comburente , osmosi di fuoco che… Leggi il resto »
No, non lo abbiamo deciso e forse non lo decideremo mai. Noi viviamo per molti aspetti in un regime, per il quale cosa pensa il popolo è irrilevante; ma non possiamo, e non vogliamo confessarlo a noi stessi. Ufficialmente, viviamo in una democrazia, anche se è impossibile accorgersene.
Quando hai a che fare con certi avversari, devi poter smettere il fioretto e adoperare di tanto in tanto la clava.
Qualcuno dovrebbe dire lo stesso non solo di Orban, ma dell’autocrate russo Vladimir Putin, tristemente ammirato dalla destra sociale italiana (Lega e FdI).