Cronaca

Questa violenza non è tollerabile

A Roma i manifestanti “pro-Pal”, che poi sono pro-Hamas, aggrediscono la polizia. Liberi di manifestare, ma tutto questo non è accettabile

scontri roma pro-pal

È inutile girarci intorno. Nei giorni scorsi durante la Zuppa ho più volte detto che l’orribile e disgustoso corteo organizzato dai Pro-Pal, che in realtà sono pro-terroristi, dovesse essere autorizzata. Nonostante di quella manifestazione io condivida nulla.

Considero la libertà di manifestazione una delle forze cardine di una democrazia liberale. Soprattutto coloro che sono più lontani da noi debbono avere il diritto di esprimere i loro hate speech nelle piazze. La manifestazione non autorizzata si è poi rivelata per quello che è: una riunione di violenti con slogan altrettanto violenti. La polizia si è comportata con una professionalità che difficilmente si può riscontrare in un grande paese industrializzato e democratico. Ha contenuto, per quello che poteva, la violenza di piazza, che però si è manifestata in tutta la sua orribile efficacia.

Queste immagini che vi facciamo vedere, e che sono solo un piccolo assaggio di quanto hanno girato Giorgia Mennuni e Claudio Rinaldi per Quarta Repubblica e che andranno in onda lunedì prossimo, dimostrano la follia violenta dei manifestanti.

Sono ancora convinto che la manifestazione si dovesse tenere ma d’altra parte sono convinto che coloro che lanciano bombe carta, che utilizzano i semafori come moderni giavellotti, che insultano i poliziotti e che cercano lo scontro fisico con le forze dell’ordine debbano pagarne le conseguenze e finire in galera. Anche se è paradossale, la libertà di manifestazione deve essere sempre garantita, però dall’altra parte occorre garantire ai cittadini che non manifestano la sicurezza dell’ordine pubblico.

 

Uno stato liberale permette a tutti di manifestare, ma uno stato liberale non può tollerare una violenza di strada. Comprimere la prima libertà, purtroppo, dopo le immagini viste ieri, rischia di essere una scorciatoia per impedire le violenze di questi sponsor dei terroristi.

Nicola Porro, 5 ottobre 2024

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