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Quirinale, la decisione di Berlusconi: il Cav scioglie la riserva

Il Cavaliere ha deciso: non correrà per la presidenza della Repubblica. Il cdx: “Draghi resti premier”

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Il dado è tratto: dopo un pomeriggio di riunioni, dopo l’incontro zoom con i ministri Brunetta, Gelmini e Carfagna, Silvio Berlusconi ha deciso di ritirarsi dalla corsa per il Quirinale.

Il comunicato di Berlusconi

La notizia è arrivata pochi minuti dopo l’apertura del vertice del centrodestra, iniziato con quasi tre ore di ritardo rispetto alle previsioni. Alle 19 da remoto si sono collegati Matteo Salvini e Giorgia Meloni, ma non il Cavaliere che ha preferito inviare Antonio Tajani alla riunione con gli altri leader. È stata invece Licia Ronzulli a leggere agli alleati il comunicato dell’ex premier. “Dopo innumerevoli incontri con parlamentari e delegati regionali, anche e soprattutto appartenenti a schieramenti diversi della coalizione di centro-destra – ha scritto il Cav- ho verificato l’esistenza di numeri sufficienti per l’elezione”. Tuttavia, “ho riflettuto molto, con i miei familiari ed i dirigenti del mio movimento politico, sulla proposta ricevuta” e “ho deciso di compiere un altro passo sulla strada della responsabilità nazionale, chiedendo a quanti lo hanno proposto di rinunciare ad indicare il mio nome per la presidenza della Repubblica”.

Salvini e Meloni ringraziano il Cav

“Scelta decisiva e fondamentale – dice Matteo Salvini dopo la decisione del Cav – Berlusconi rende un grande servizio all’Italia e al Centrodestra, che ora avrà l’onore e la responsabilità di avanzare le sue proposte senza più veti dalla sinistra”. Poi, alla fine del vertice, fonti della Lega aggiungono: “Riunione decisiva del centrodestra e gesto fondamentale di Silvio Berlusconi per il bene del Paese e della coalizione. Nonostante il Cavaliere avesse i numeri, ha deciso un passo di lato con grande senso di responsabilità. Il centrodestra è compatto ed è pronto a formulare diverse proposte di alto profilo su cui la sinistra non potrà porre veti come fatto nelle ultime settimane”.

Sulla stessa linea anche Giorgia Meloni: “Abbiamo apprezzato il senso di responsabilità del Cav – sostiene la leader di Fdi – che a seguito della verifica che si era riservato di fare per accertare le effettive possibilità di elezione, ha rinunciato a offrire la sua disponibilità alla candidatura a Presidente della Repubblica”.

Il piano B

Ora la partita si gioca tutta sul nome alternativo. Salvini nei giorni scorsi aveva fatto trapelare di aver pronti dei nomi per un piano B. Le tensioni ora sono su cosa farà il centrodestra di fronte alla candidatura di Mario Draghi. Sia Fdi che Forza Italia vorrebbero rimanesse a Palazzo Chigi.

Per il Cavaliere l’erede di Mattarella dovrà essere europeista e a favore della Nato. “Spero che il Parlamento e i rappresentanti delle Regioni sappiano compiere questa scelta nel tempo più breve possibile e con un’ampia convergenza”, ha detto nel suo comunicato. “Considero necessario che il governo Draghi completi la sua opera fino alla fine della legislatura per dare attuazione al Pnrr proseguendo il processo riformatore indispensabile che riguarda il fisco, la giustizia, la burocrazia”.

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