Cronaca

Ramy, il video mai visto subito dopo l’impatto: “Perché non ti sei fermato?”

Dritto e rovescio ha diffuso la lunga sequenza dei soccorsi: “Scappava perché aveva la patente? È un c…”

Ramy carabinieri

Un nuovo video relativo all’incidente in cui ha perso la vita Ramy Elgaml, il diciannovenne egiziano morto lo scorso novembre durante un inseguimento a Milano, quartiere Corvetto. La sequenza è stata mostrata nel corso di “Dritto e rovescio”, su Rete 4: si tratta di un video ripreso da una bodycam dei carabinieri subito dopo l’incidente dello scooter su cui viaggiava la vittima insieme all’amico Fares Bouzidi. La sequenza è stata registrata negli attimi immediatamente successivi all’incidente e si vedono i carabinieri prestare i primi soccorsi. Mentre un agente effettua il massaggio cardiaco su Ramy, cercando di rianimarlo, altri si sono immediatamente occupati di stabilizzare Fares in attesa dell’auto medica, chiamata subito dopo la caduta.

Nel video  si sente la voce di un carabiniere che dice: ”Leva questo che non respiri” e poi ”stai giù, stai calmo, stai tranquillo, sta arrivando l’ambulanza”. Gli agenti hanno esortato in più occasioni l’arrivo dell’ambulanza, con i sanitari giunti sul luogo dell’incidente dopo oltre nove minuti. I carabinieri provano a tenere vigile Fares facendogli alcune domande sullo scontro, anche per capire se fosse lui alla guida del motorino e il motivo di questa fuga dopo aver forzato il posto di blocco. “Perché non ti sei fermato?” chiede un carabiniere. Fares risponde: “Io non ho visto niente”. “Come non hai visto? Guidavi tu il motorino?”, prosegue il carabiniere. Fares insiste sulla sua versione, dice di non aver visto il posto di blocco. “Il motorino è tuo?”, chiede il carabiniere, ottenendo risposta affermativa da parte del giovane, che ribadisce di non aver visto niente.

video carabinieri ramy

Fares chiede le condizioni di Ramy ma i carabinieri, probabilmente per evitare di farlo agitare, ripiegano su altre domande, rassicurandolo sulla salute dell’amico. Il 22enne chiede agli agenti cos’è successo: “Sei caduto con lo scooter, siete caduti” la replica di un militare. Sul posto arrivano i medici e Fares viene caricato in ambulanza, a bordo della quale sale anche un agente. “Hai preso una bella botta purtroppo” spiega il carabiniere, che rassicura ancora una volta sulle condizioni di Ramy, invitandolo a restare immobile sulla barella. Interviene anche la dottoressa presente sull’ambulanza: “Tu guidavi? Ti ricordi cosa è successo?”. Questa la replica di Fares: “Sentivo solo i carabinieri dietro, e poi mi hanno sbattuto“, dice lui. “Tu avevi il casco?”, chiede ancora la dottoressa, alla quale Fares risponde che “è volato mentre scappavo dai carabinieri”.

Leggi anche:

“Tu sei sbalzato dalla moto?”, chiede ancora la dottoressa, anche per capire lo stato di coscienza di Fares. “Non mi ricordo niente. Ricordo solo i carabinieri che mi seguivano” risponde Fares. L’agente ha poi di nuovo chiesto al giovane perché non si è fermato all’alt, qui Fares cambia versione: “Non c’ho la patente. I carabinieri mi hanno fatto cadere”. E qui interviene la sanitaria: “Se tu ti fermavi i carabinieri non ti facevano cadere”. Il militare interviene ancora: “Andavi come un pazzo, contromano. Lui ci è pure arrivato addosso, non è caduto. Contromano andava”.

ramy carabinieri

Qui si chiude la registrazione, per poi riprendere in ospedale, al San Carlo, dove c’è un militare con i parenti di Fares: “Si è messo a scappare in via Farini, ne è nato un inseguimento con più di qualche macchina nostra, per poi arrivare in via Ripamonti, angolo via Quaranta e ha perso il controllo del motorino ed è andato a sbattere sul marciapiede”. I cari dello straniero chiedono: “Sono volati via? Quindi non sono andati a sbattere contro l’auto?”. Il militare è netto: “No no, c’era la macchina nostra dietro. Davanti no. Il problema è che il ragazzo che portava lui è messo male”. In quel momento arriva la tragica notizia della morte di Ramy.

Per guardare il video, clicca qui

Il video diffuso da “Dritto e rovescio” mostra poi una donna che chiede a un carabiniere cosa accade in una situazione simile. L’agente risponde così: “Cosa succede non lo so, dobbiamo capire pure noi come procedere, se trarlo in arresto anche se è ancora ricoverato. Lui ha detto che non ha la patente, se è effettivamente scappato perché non c’ha la patente, con tutto il rispetto è un coglione“. Un giudizio condiviso dall’interlocutrice: “Sì è un coglione”. Il carabiniere conclude: “La vita non è un gioco, non è la Playstation che scappi, poi se sbatti non paghi nulla. Quelli che hanno fatto l’inseguimento comunque sono traumatizzati. Una condotta del genere…”.

Franco Lodige, 17 gennaio 2025

Nicolaporro.it è anche su Whatsapp. È sufficiente cliccare qui per iscriversi al canale ed essere sempre aggiornati (gratis)