Amato e la Consulta hanno affermato che la propria vita non è disponibile, è un dovere, la devi paternalisticamente dare in pasto alla società, allo Stato. L’esempio che ha portato, di una casistica in cui un consenso venga dato in condizioni di fragilità o non lucidità è palesemente falso. Semplicemente non è previsto dalla norma di risulta, non esiste giurisprudenza che renda ammissibile un caso del genere. Non solo, ha anche dato dei trecartari ai promotori.
assunta
18 Febbraio 2022 9:15
non ho capito cosa c’è scritto in questo articolo
Davide V8
17 Febbraio 2022 19:07
Temo sia lei a dover tornare a scuola, in merito alla concezione della libertà (sui referendum non mi esprimo).
Ne ha una concezione semplicemente agghiacciante, che di libertà non ha nulla: ripete come slogan solo concetti per distruggerla. Ne ignora proprio la natura di base, la detesta.
Mi ricorda Fini.
Victor
17 Febbraio 2022 15:35
Pensavo che il liberalismo avesse poco a che fare con il proibizionismo. Ma forse mi sbaglio io.
Amato e la Consulta hanno affermato che la propria vita non è disponibile, è un dovere, la devi paternalisticamente dare in pasto alla società, allo Stato.
L’esempio che ha portato, di una casistica in cui un consenso venga dato in condizioni di fragilità o non lucidità è palesemente falso. Semplicemente non è previsto dalla norma di risulta, non esiste giurisprudenza che renda ammissibile un caso del genere.
Non solo, ha anche dato dei trecartari ai promotori.
non ho capito cosa c’è scritto in questo articolo
Temo sia lei a dover tornare a scuola, in merito alla concezione della libertà (sui referendum non mi esprimo).
Ne ha una concezione semplicemente agghiacciante, che di libertà non ha nulla: ripete come slogan solo concetti per distruggerla.
Ne ignora proprio la natura di base, la detesta.
Mi ricorda Fini.
Pensavo che il liberalismo avesse poco a che fare con il proibizionismo. Ma forse mi sbaglio io.