Commenti all'articolo Riapriamo gli Atenei!

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Giovanni
Giovanni
28 Aprile 2020, 18:42 18:42

“Ma soprattutto la didattica virtuale non può sostituirsi tout court alla didattica in presenza.”

Questa è una sciocchezza bella e buona. Non esistono più le università medievali, dove alla fine della lezione del professore seguiva la fase di discussione collettiva. Grazie a questo genere di affermazioni, l’università pubblica italiana non è mai progredita dal punto di vista informatico – telematico. Lo scotto lo abbiamo pagato noi studenti universitari in questa fase di reclusione forzata.

Ma non tutto il male viene a nuocere. Dopo un inizio arrancato, molti professori (non tutti) hanno organizzato e proposto lezioni di alta qualità, al pari delle più serie e blasonate università americane o comunque fuori dall’Italia. E questo mi ha fatto scendere una lacrimuccia di gioia…

Il mio timore è che conclusa la pandemia e tornati tra i banchi dell’università, questo passo in avanti verso una università pubblica seria e competitiva verrà cancellato senza remore, per dare orgoglio al nostro titolo di università “analogica”, dove la segreteria riceve ad orari improbabili e/o è irraggiungibile e i professori fanno lezione con il minimo sforzo.

Questa pandemia è sicuramente una tragedia, ma ha portato qualcosa di buono all’istruzione universitaria, qualcosa da non disprezzare affatto.

Stefania Rossi
Stefania Rossi
25 Aprile 2020, 15:09 15:09

Buongiorno, mio figlio vuole fare medicina, ma secondo voi ha ancora senso fare i test d’ingresso? E inoltre come si fanno? Per ultimo, il ministro dell’università dove è. Non pervenuto!!!

Elisabetta
Elisabetta
25 Aprile 2020, 11:51 11:51

La stranezza di questo provvedimento consiste nel fatto che i giovani dal Cov 19 non ne subiscono alcun effetto se non asintomatico.. Negli atenei è più frequente che i giovani risiedano in appartament che condivisono poichè vengono da latre sedi e tra di loro il contagio quantunque avvenisse sarebbe asintomatico e non di certo da terapia intensiva salvo eccezionalisimme probabilità. Le università protebbrero aprire senz alcu problema per i giovani , il problema sarebbe per il personale docente e amministrativo, ma lì si può provvedere con alcune accortezze specifiche per gli spostamenti nelle aule dei docenti e per gli accessi in amministrazione e stanze docenti. Nelle scuole d’infanzia, elementari , medie etc… il problema è sempre per il personale didattico, e per i nonni che non potranno accompagnare i nipoti a scuola ne riprenderli, ma quando i genitori torneranno a lavorare chi starà con i bambini? I nonni ed allora i genitori che andranno a prendersi i figli dopo i lavoro dai nonni , potrebbero diventare la fonte del contagio? Chiudere le scuole ed università potrebbe avere avuto senso ma non riaprirle non sò quanto abbia ed avrà senso. Questa situazione serve a molti affaristi per piazzare e vendere oggetti che se non avessimo avuto sul mercato delle tecnologie avremmo trovato soluzioni diverse… ma soprattutto le emergenze e le crisi… Leggi il resto »

Letizia
Letizia
24 Aprile 2020, 21:14 21:14

Prima versione auto di un amico
Seconda versione auto di genitori
Gesu’ protegggilo

laval
laval
24 Aprile 2020, 21:04 21:04

I giovani no sono a rischio eccessivo, ma la loro cultura si approssima a vincere il primo premio della “coltura” se non provvediamo in sicurezza al loro rientro.

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