Ricciardi senza freni: “Dovete ancora vivere sotto scacco”

Non hanno nessuna intenzione di mollare la linea del terrore e delle restrizioni ad oltranza. Ecco cos’ha detto il consigliere prediletto di Speranza

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Quasi in contemporanea, il ministro della Salute Speranza e il suo consigliere prediletto Ricciardi hanno annunciato le loro inquietanti intenzioni per il futuro di questo disgraziato Paese.

Intervistato dal Corriere della Sera, Ricciardi ha, tra le altre cose, dichiarato che “la stanchezza di vivere da due anni sotto scacco non dovrebbe indurre ad assumere decisioni che potrebbero far risalire la curva per il terzo anno”. Il governo italiano ha mantenuto un atteggiamento responsabile. Il processo di allentamento va avanti, tranne che nei luoghi critici come quelli del lavoro. Giusto essere meno restrittivi all’aperto, se bar e ristoranti hanno tavoli distanziati si può rinunciare alla certificazione verde. Al chiuso, non se ne parla. Mascherina e lasciapassare necessari”.

Ed a supporto di questo inverosimile proclama del medico partenopeo, che a quanto pare si sente investito di un ruolo profetico nella nuova e imperante religione sanitaria, è sceso in campo lo stesso Speranza, il quale ha ribadito la necessità di continuare con le attuali misure, paventando una quarta dose di vaccino per tutti, con queste parole: “A marzo parte la quarta dose per gli immunocompromessi, ma dovremo valutare il richiamo per tutti dopo l’estate.”

Dunque, come in molti sospettiamo da tempo, appare sempre più evidente l’intenzione di questi due personaggi di non mollare la loro linea del terrore e delle restrizioni ad oltranza. Con ciò essi si fanno interpreti di un grande coacervo di interessi i quali, in questi due anni di infodemia, si sono fortemente consolidati in una sorta di inverosimile comitato per lo sfruttamento del filone aureo della paura virale. Un consorzio che, non trovando alcun ostacolo sul piano delle garanzie costituzionali, è riuscito in sostanza ad annichilire il sistema democratico, realizzando nei fatti un regime sanitario a tutti gli effetti.

Ed è veramente un pessimo segnale quello di un ministro della Salute, esponente di un piccolo partito, che sente in diritto di annunciare di sua sponte il quasi certo arrivo di una quarta dose per tutti, senza peraltro suscitare alcuna reazione da parte delle altre forze della sua composita maggioranza. D’altro canto, quando Speranza e Ricciardi parlano, rivolgendosi al cittadino ancora impaurito, ma che vorrebbe riprendersi la propria libertà, mi viene in mente un verso di una celebre canzone di Edoardo Bennato: “Quanta fretta, ma dove corri, dove vai. Se ci ascolti per un momento, capirai. Lui è il gatto, ed io la volpe, siamo in società, di noi ti puoi fidar. Puoi parlarci dei tuoi problemi, dei tuoi guai. I migliori, in questo campo siamo noi.” Ogni riferimento al Pinocchio di Carlo Collodi, ovviamente, è puramente casuale.

Claudio Romiti, 21 febbraio 2022

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