Rientro a scuola, la disfatta annunciata

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Viviamo un tempo di disfatte annunciate. La prossima è quella della scuola: il green pass, lo strumento sul quale si conta per amministrare le decine di migliaia di istituti scolastici è palesemente inadeguato. È servito unicamente per indurre i non vaccinati a vaccinarsi; pensare, però, di governare le scuole attraverso il green pass è qualcosa che oscilla tra l’illusione e l’inganno.

Con il green pass infatti utilizzato come una sorta di arma di distrazione di massa, infatti, si tende soprattutto a coprire ciò che andava fatto e non è stato fatto con le scuole: ossia trovare più spazi; intervenire sui mezzi di trasporto; ricorrere ai tamponi salivari. Tutto ciò non è stato fatto e si assiste al dibattito ideologico e – diciamolo pure – cretino sul green pass.

C’è poi un altro elemento che non va sottovalutato: la scuola italiana non è più la scuola dell’Ottocento, ma è una scuola che ha circa 50mila edifici istituti, ha milioni e milioni di alunni, ha un milione e mezzo di professori e personale amministrativo. Si tratta, cioè, di una macchina enorme e pensare di governarla ricorrendo alle regolette stupide del ministero è un’enorme sciocchezza. Tutta quanta la scuola pagherà cara da qui a qualche settimana questa palese stupidaggine…

Giancristiano Desiderio, 27 agosto 2021

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