Rassegna Stampa del Cameo

Riprendiamoci il mercato contro i padroni del Web - Seconda parte

Per ottenere l’ottimizzazione del processo Amazon i produttori indipendenti saranno via via espulsi o impoveriti. Scomparsi i dipendenti. Al contempo, sarà eliminato, in automatico, il commercio tradizionale, i cui addetti saranno prima avviati ai “bonus di servitù”, quindi alla “cassa integrazione”, infine, previa selezione, al “divano di cittadinanza”. Si compirà così la configurazione finale del mitico consumatore digitale: “una bocca, un tubo digerente, uno sfintere, un divano, la dolce morte, con aiutino legale”. La tipica vita dell’ergastolano digitale. Costui, nel frattempo, avrà perso il suo software umano (la religione, i valori, le emozioni, l’amore) mentre l’anima, rimasta in magazzino, via via si svaluterà rispetto ai valori di libro, quindi verrà rottamata. Ceo capitalism in purezza.

A titolo di puro divertissement, proviamo a farci una domanda: “Di cosa vive Silicon Valley?” Ovvia la risposta: della pubblicità. E la pubblicità grazie a chi vive? Ovvia la risposta: ai Big Data. E i Big Data di chi sono? Ovvio, dei consumatori.

Ergo, se i consumatori (noi) vogliono liberarsi di costoro devono riappropriarsi del mercato, sottraendolo ai monopolisti cino-californiani. Come? Trasformando il lockdown volontario in un atto strategico (costi-benefici) di ripristino di un libero mercato. Buon 2021.

Riccardo Ruggeri, 16 gennaio 2021

Zafferano.news

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