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Robert Mueller e l’effetto Watergate - Seconda parte

Infine una delle radici dell’attuale confusione è figlia di quell’imbroglione di Barack Obama con i suoi metodi cichagoan, che quando apprese delle iniziative di disturbo russe invece di allertare bipartisanamente tutti i candidati, sperò di usarle per liquidare chi non gli piaceva. I russi come ha detto anche il loffio Comey hanno messo in atto interventi molto “loud” molto strillati perché, come ha fatto recentemente osservare Sergej Lavrov, hanno dossier su dossier di interferenze americane nella vita politica moscovita. Obama invece di contrastarli  ha avviato una manovra che a partire dal dossier Steel appare seriamente sporca.

Quanto si sono fatti invischiare il Bureau e altri settori del Deep State in questo intrigo? Dal nervosismo con cui si comportano in tanti, almeno qualche errore deve essere stato commesso. Forse, comunque, sarebbe ora che le varie parti americane smettessero con questo gioco in cui le guardie spesso finiscono per diventare i ladri e si riprendesse a fare scelte politiche orientate da idee politiche non da scorciatoie giudiziarie.

 

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