Politica

“Sanremo? Per me la competenza…”. Mogol fa a pezzi Amadeus

Il produttore a tutto campo su governo Meloni, immigrazione e Sanremo: “I migranti? Aiutiamoli a casa loro”

“Aiutiamoli a casa loro”. È stato per anni uno degli slogan del centrodestra europeo, più volte tacciato di razzismo e fascismo dalla stampa e dalla politica progressista. Questa volta, però, a dirlo non è un pericoloso eversivo o facinoroso, magari direttamente da Pontida o da Atreju, bensì Mogol in una intervista rilasciata ad Elvira Serra sulle colonne del Corriere della Sera. Una di quelle interviste che sparano a palle incatenate contro il politicamente corretto, il mondo radical chic e della sinistra buonista.

Alla domanda della giornalista: “Allora è vero che lei è di destra?”. La risposta di Mogol è magistrale: “Il fatto che stimi Giorgia Meloni è fuor di dubbio: è ovunque con efficacia straordinaria e dimostra alle altre la forza delle donne. Lotta dalla mattina alla sera per il Paese e crede solo nella competenza. Accidenti quanto è vero”.

Però, ribatte Serra, “la politica dell’accoglienza mi sembra lontana dallo spirito con cui lei, per esempio, ospita due famiglie ucraine da più di un anno”. E ancora pronta la risposta di Mogol: “La decisione di ospitare due sorelle con i figli l’ho presa con mia moglie. Adesso, le ha raggiunte un marito. Diamo loro un piccolo stipendio perché ci aiutano, hanno la carta di credito. Sui migranti il discorso è un altro: ho spedito un piano alla premier”.

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La proposta di Mogol riguarderebbe la creazione di una “spa finanziata dall’Unione Europea per fare investimenti produttivi nei Paesi africani. Noi qui già viviamo attaccati uno all’altro: lì hanno praterie immense”. Negli Stati di guerra, i “profughi possono chiedere ospitalità negli altri Paesi africani dove la guerra non c’è. Con i loro prodotti si potrebbero aprire negozi di primizie in Europa”.

Nel proseguo dell’intervista, il produttore discografico non ha risparmiato neanche Sanremo. “Non lo guardo – ha affermato Mogol – per me la competenza è fondamentale”. A questo punto, non poteva neanche mancare la frecciatina ad Amadeus. “Ha appena inciso un cd con Mario Lavezzi, «Capolavori Nascosti»: 13 brani recuperati, più un inedito”, ricorda la giornalista. “Quel cd lo ascolto in macchina – risponde Mogol – che continua: “E poi ho questo altoparlante che collego al cellulare, ora gliene faccio sentire qualcuna. Una storia infinita fu scartata da Amadeus: disse che aveva troppe canzoni”.