Cronaca

Sassoli, l’orrida galleria dei selfie col morto

Nell’era dei social vanno in scena i deplorevoli scatti dei politici alla camera ardente di David Sassoli

Cronaca

Tele-camera ardente, è il caso di dire. In Campidoglio, ieri, molti leader politici hanno sfilato per commemorare David Sassoli, il presidente del Parlamento europeo morto l’11 gennaio dopo una lunga malattia. Ma come sempre più spesso accade, complici i social, in simili circostanze, è stato brevissimo il passo dall’omaggio al defunto, all’autopromozione su Internet.

Basta scorrere la galleria di selfie, tutti di dubbio gusto, che gli esponenti politici hanno scattato e subito caricato sul Web. Come quello di Giuseppe Conte, che ha accompagnato l’autoscatto a un messaggio: “Ciao David”. O quello del segretario del Pd, Enrico Letta, immortalato – stile “scatto spontaneo” – con espressione di cordoglio, in primo piano. Alle spalle, il feretro e la cornice con l’immagine di Sassoli. Addirittura, l’ex premier, su Twitter, ha usato un hashtag: “#AddioDavid”. Optano per la “galleria” Ettore Rossato di Italia Viva, che posta una foto di sé stesso accanto ai compagni di partito e al leader Matteo Renzi, ma anche una della bara; e Laura Boldrini, che ne carica tre.

Il punto più basso, però, lo tocca Monica Cirinnà, assieme al marito Esterino Montino: sulla sua pagina “cinguetta” una foto, rigorosamente in posa, accanto a una corona di fiori. Per la serie: mi si nota di più se sto accanto alla bara, o se nell’immagine mi vedo solo io? Persino al Quirinale è scappato il dito sul “condividi”: l’account Twitter ufficiale della presidenza della Repubblica ha pubblicato un’immagine (se non altro, di spalle, senza pose appositamente studiate) di Sergio Mattarella accanto a Roberto Gualtieri.

È il mondo di oggi, bellezza. È la morte nell’era di Facebook, Twitter, Instagram e magari pure Tik tok. Ve lo ricordate, ad esempio, il selfie dell’influencer americana Jayne Rivera? La modella si era fatta immortalare addirittura di fronte alla bara (aperta) del padre, con un mezzo sorrisino e con le mani giunte a gesto di preghiera. Tutto è diventato “instant content”, ricerca spasmodica del “like”, ossessione per la visibilità online. La tv, con l’imperativo della spettacolarizzazione, sarà stata cattiva maestra, ma noi abbiamo dimostrato di essere stati suoi ottimi allievi…

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