La corsa al voto

Schlein: “La destra vuole pieni poteri”. Quelli che la sinistra s’è già presa

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Elly Schlein è una campionessa di preferenze. Vicepresidente dell’Emilia-Romagna, candidata da indipendente nelle liste del Pd, è una che probabilmente farà il botto anche alle elezioni politiche di settembre. Fare incetta di voti, però, non garantisce lucidità nelle analisi politiche. E infatti nell’intervista odierna concessa a Repubblica ci sono un paio di passaggi che vale la pena sottolineare. Se è questa la “nuova linfa” della sinistra, siamo messi bene.

Primo. La Schlein accusa il centrodestra di avere un “disegno di pieni poteri” a cui mira “non da ieri, tra l’altro”. La “prova” sarebbe nelle parole di Silvio Berlusconi, il quale alla radio ha espresso niente più che una ovvietà: qualora il centrodestra riuscisse a trasformare l’attuale sistema parlamentare in una repubblica presidenziale (o semi-presidenziale) con l’elezione diretta del Presidente della Repubblica, allora Mattarella dovrebbe forse dimettersi per permettere agli elettori di votare il proprio Capo dello Stato. Cosa c’è di “pieni poteri” in un sistema che esiste in altri Stati pienamente democratici è un mistero che solo a sinistra riescono a decifrare.

Secondo. Forse la Schlein intende che, qualora il centrodestra vincesse le elezioni con un distacco enorme, come dicono i sondaggi, allora potremmo ritrovarci – a riforma realizzata – con un capo dello Stato, un premier e un presidente del Senato (le tre massime cariche dello Stato) tutti di centrodestra. Embè? Non mi pare che dalle parti del Pd o simili si siano stracciati le vesti quando Napolitano, Letta-Renzi e Pietro Grasso occupavano quegli scranni. Non erano “pieni poteri”, quelli?

Terzo. Veniamo da due anni in cui il Pd, insieme a Conte prima e Draghi poi, ha accettato senza fiatare l’utilizzo di Dpcm a gogo senza limitazioni. E poi decreti che cambiavano con la stessa rapidità in cui ci si cambia le mutande. Senza dimenticare le restrizioni, gli obblighi vaccinali, i green pass, i lavoratori “no vax” lasciati senza un euro. Il simbolo di questa stagione si chiama Roberto Speranza, candidato proprio nelle stesse liste di Elly Schlein. Siamo sicuri che il problema siano i presunti “pieni poteri” richiesti dal centrodestra?

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