Cultura, tv e spettacoli

Se cancellate il Natale

Cancellare il Natale in nome dell’uguaglianza etnica è una proposta insensata che favorisce la disuguaglianza, pura espressione d’intolleranza.

Quella di Renaud Dehousse dell’Istituto universitario europeo di Fiesole, con sede nella storica Badia Fiesolana, è una proposta violenta e iconoclastica, propria di un fanatismo che ignora la storia e le tradizioni, che sono la base di ogni fondamento della “cultura etnica”, che non è mai esclusiva, ma sempre aperta al confronto.

Il Natale non è solo la festa dei cristiani, ma ha una origine pagana legata al culto del “Sol invictus”.

Quello che noi oggi celebriamo come Natale, è un esempio eccellente di intreccio culturale, che vede coinvolta la mitologia ebraica, la mitologia cristiana, e la mitologia islamica, oltre alla ritualità pagana romana ed egiziana, insomma, culti, usanze, tradizioni di innumerevoli popoli e culture, che confluiscono insieme, in un solo momento, in cui si celebra un principio comune, il trionfo della luce sulle tenebre, del bene contro il male.

Il culto del sole nascente è un culto primordiale, un culto elementare, presente in qualsiasi mitologia, poiché il sole, nelle civiltà primitive, è visto come fonte di calore, di luce.

Dove c’è il sole è il Natale.

Vittorio Sgarbi, 11 novembre 2023

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