Politica

Due pesi e due misure

Se sei donna e di sinistra diventare “sindaca” fa più fico

Il caso di Latina e Brescia: c’è un dettaglio da notare sulle elezioni comunali di ieri

Articoli sui sindaci di Brescia e Latina

Sulle elezioni comunali di ieri, abbiamo già detto tutto. Però un dettaglio, leggendo i giornali di oggi, occorre sottolinearlo. Senza girarci troppo intorno.

Come saprete ieri andavano al voto diversi comuni, tra cui 13 capoluoghi di provincia. Tra questi vi erano Brescia e Latina. Nella città lombarda ha trionfato Laura Castelletti, erede di Del Bono, sostenuta da Pd, Civiche e Terzo Polo. Già ieri i siti dei maggiori quotidiani italiani mettevano in risalto la straordinaria novità di un primo cittadino donna, unica eccezione nella storia di questa comunità cittadina. Bene. Bravi. Bis. Siamo felici per il genere femminile. Oggi lo stupore e la gratitudine per aver consegnato Brescia nelle sapienti mani di una signora è continuato sui giornali cartacei: Paolo Berizzi su Repubblica, addirittura il Corriere in prima pagina.

Vi leggo l’incipit di Rep: “La Leonessa è donna. Per la prima volta nella sua storia Brescia ha eletto una sindaca e questa è la prima notizia”. Online le lodi si sprecano, manco a dirvelo. Sulla Stampa il titolo sulla “prima sindaca” è tutto per lei. E pure il Corriere mette questa “notizia” nel sottotitolo: “Al centrosinistra Teramo e Brescia, con la prima sindaca”. All’interno il pezzo su Castelletti ritorna su questo dettaglio con furore, una precisazione che però non viene riservata a un’altra donna vincente, questa volta di Latina. Già, perché pure nella città laziale non c’erano mai stati primi cittadini in gonnella (si può dire?) e Matilde Eleonora Celentano ha vinto col 70,3%, praticamente un plebiscito. Articoli su di lei in quanto prima esponente del genere femminile a riuscire nell’impresa? Quasi nessuno sui quotidiani cartacei, ben nascosti online. Il motivo? Semplice: sarà pure una signora, ma è di destra.

E pensare che Latina fa 127mila abitanti, Brescia 196mila: le città si somigliano e meriterebbero pari dignità. Invece nisba. In fondo s’era già visto nel confronto tra Giorgia Meloni e Elly Schlein: “rompere il soffitto di cristallo” fa più fico se sei di sinistra.

Giuseppe De Lorenzo, 16 maggio 2023