C’è un dettaglio che forse è trapelato dall’intervista a Elon Musk che ieri è stata mandata in onda a Quarta Repubblica. Prima cosa: si è trattato di una intervista “informale” e non solo per la splendida location (una terrazza con vista su Roma), le domande che gli sono state poste o per come è nato questo viaggio del magnate americano in Italia. Il punto è che Elon è l’uomo più ricco del mondo ma non si comporta come tale.
“Si tratta di un pioniere – ha detto Nicola Porro durante l’intervista – qualcuno potrebbe definirlo il Leonardo del XXI secolo. Ha inventato l’auto elettrica quando nessuno ci credeva. Ha pensato di fare un chip collegato dal nostro cervello ai computer per curare malattie neurologiche e aiutare la medicina. Si è inventato in tempi non sospetti satelliti mandati in orbita per la comunicazione di nuova generazione. Un signore che ha esplorato tutte le possibilità della tecnologia e poi ha comprato per 44 miliardi persino Twitter per garantire la libertà di parola”.
Elon Musk sposta il tavolino del bar per l’intervista
Oggi che Elon Musk difende la libertà di parola su Twitter e dice cose politicamente poco corrette è passato dall’essere l’idolo dei progressisti al loro più acerrimo nemico. Viene disegnato come un “reazionario” o qualcosa di simile. Nulla di più falso. “Ho passato una giornata con lui e con il consulente Andrea Stroppa – ha aggiunto Porro – E se c’è una cosa che non si può fare è incasellare Musk in categorie: conservatore, progressista, liberale. È un visionario”. Capace anche di una informalità che spesso “non è possibile avere neppure con persone che hanno molta meno ambizione di lui e soprattutto molte meno caratteristiche che lo rendono davvero famoso”. Non a caso durante l’intervista non sono mancati i “fuori programma”: prima Musk aiuta la troupe a spostare la “scena” delle riprese a causa del sole a picco sulla terrazza romana e poi ordina una Coca Cola zero. Prima di mettersi a parlare di natalità, Tesla, Twitter e potere dell’Intelligenza Artificiale.
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