Politica

Le condizioni del Cav

Silvio Berlusconi ricoverato: il bollettino ufficiale

nucleare

Il primo bollettino medico sulle condizioni di Berlusconi arriva intorno alle 15 di giovedì. “Il Presidente Silvio Berlusconi è attualmente ricoverato in terapia intensiva per la cura di un’infezione polmonare. L’evento infettivo si inquadra nel contesto di una condizione ematologica cronica di cui egli è portatore da tempo: leucemia mielomonocitica cronica, di cui è stata accertata la persistente fase cronica e l’assenza di caratteristiche evolutive in leucemia acuta. La strategia terapeutica in atto prevede la cura dell’infezione polmonare, un trattamento specialistico citoriduttivo mirato a limitare gli effetti negativi dell’iperleucocitosi patologica e il ripristino delle condizioni cliniche preesistenti”.

La nota è stata firmata dai prof. Alberto Zangrillo e Fabio Ciceri. Il primo a parlare della leucemia era stato il Corriere della Sera, poi ripreso anche da altri giornali. Nicola Porro in un tweet aveva scritto: “Berlusconi ha fatto un esame per escludere la leucemia. Cosa che è stata esclusa”. Il San Raffaele conferma infatti che in queste ore è stata accertata “l’assenza di caratteristiche evolutive in leucemia acuta“. Il Cav soffre quindi di una leucemia cronica che però in queste ore non è evoluta in acuta.

Come scrive l’Agi, una “forma leucemica cronica, non delle più aggressive, che colpisce soprattutto in età avanzata (mediamente l’insorgenza è a 70 anni), si cura quando possibile con il trapianto di cellule staminali”. La leucemia mielomonocitica cronica di Berlusconi “ha un’incidenza annuale stimata in 1,0 ogni 100.000 persone”. Una forma cronica presenta ovviamente “il rischio concreto che si trasformi in una leucemia mieloide acuta, molto più grave e pericolosa”. Ma non è al momento il caso di Berlusconi.

Parla Paolo Berlusconi

“Sta riposando – ha detto il fratello Paolo uscendo dall’ospedale – Siamo più sollevati, c’è un miglioramento. Siamo fiduciosi”. Dalla famiglia trapela ottimismo. “Abbiamo la consapevolezza che è curato nel migliore dei modi e quindi siamo fiduciosi”. Il fratello del Cav è convinto che
 l’ex premier sia “curato nel migliore dei modi” e che quindi anche questa volta possa uscirne “più forte di prima”.

Le parole di Antonio Tajani

A parlare delle condizioni del leader è stato il vicepremier, Antonio Tajani: “Non sono un medico e non posso dare giudizi sulle questioni sanitarie. Le questioni ‘ematiche’ sono normali per persone oltre i 50-60 anni, non bisogna fare allarmismo. Però ripeto, bisogna parlare con i medici, io non posso assolutamente dare pareri medici. Ho parlato col professor Zangrillo che mi ha detto che le condizioni sono stabili; lui chiama al telefono dirigenti del suo partito e questo significa che è vigile e dà indicazioni concrete”.

La telefonata ai vertici del partito

Stamattina infatti il Cavaliere ha telefonato ai vertici del partito per rassicurarli e per chiedergli di continuare con il lavoro perché “il Paese ha bisogno di noi”. A parlare con lui sono stati Tajani, Paolo Barelli e Maurizio Gasparri. “Il presidente Berlusconi ha riscontrato una infezione postuma di qualcosa che già aveva – ha detto Barelli – Era stato ricoverato per accertamenti, mi risulta che abbia passato una notte tranquilla e nelle prossime ore capiremo l’evoluzione. Speriamo positiva”. Gasparri invece considera la telefonata “un segno di speranza” e sostiene di averlo “sentito normale”: “Ci ha detto di agire, è stato commovente, anche perché ieri sera ci siamo addormentati tutti preoccupati. Il presidente c’è e ora tocca ai medici, immagino che la vicenda sia impegnativa, ma il solo fatto che lui abbia pensato di voler comunicare ti dà lo spirito del personaggio”.

La prima notte in ospedale

Silvio Berlusconi ha passato la prima notte nel reparto di terapia intensiva dell’ospedale San Raffaele di Milano. Le sue condizioni sono gravi, ma stabili. Ieri era arrivato al nosocomio con un affanno respiratorio ed è stato subito ricoverato per problemi polmonari e cardiovascolari.

La visita dei familiari

Al San Raffaele sono andati a trovarlo tutti i familiari. I figli Marina, Piersilvio, Barbara, Eleonora e Luigi. Ammessi in stanza anche il fratello Paolo e la moglie Marta Fascina. Nei corridoi del nosocomio sono stati visti Fedele Confalonieri e Licia Ronzulli. “Oggi molto meglio di ieri – ha detto il presidente di Mediaset -. Ci sono i medici. Stava dormendo. C’è preoccupazione però siamo più ottimisti”. Speranzoso anche il fratello Paolo: “Silvio è una roccia, ce la farà anche stavolta”.

Articolo in aggiornamento