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Sondaggi, due buone notizie (e una cattiva) per Giorgia Meloni

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Lo abbiamo detto e lo ripetiamo: i sondaggi vanno presi con le pinze e soprattutto valutati sul longo periodo, non tanto di settimana in settimana. Senza dimenticare, inoltre, che ogni casa sondaggistica assegna qualche punto percentuale in più a questo o quel candidato. Comunque, la Supermedia realizzata da Agi e Youtrend qualche indicazione significativa la dà.

Partiamo dal Pd di Elly Schlein. È fuori di dubbio che l’arrivo del nuovo segretario abbia dato una spintarella al partito che fu di Enrico Letta e che stava crollando nei sondaggi. I dem continuano a salire come fanno ormai da qualche settimana e hanno quasi raggiunto nuovamente il livello delle elezioni di settembre. Parliamo di un 19,7%, +0,9% rispetto alla settimana scorsa, che in larga parte sembra strappato alle liste di centrosinistra e al Movimento Cinque Stelle. Il partito di Conte perde infatti un ulteriore 0,2%, attestandosi al 15,7% dei consensi.

Per approfondire

Discorso diverso per il centrodestra. Meloni in questo caso ha una buona notizia, che riguarda il suo partito, una cattiva che arriva dagli alleati. Lega e Forza Italia sono in difficoltà rispetto a Fratelli d’Italia: se infatti il partito di Giorgia Meloni guadagna uno 0,4% arrivando al 29,7%, Lega (8,5%) e Fi (6,6%) lasciano sul campo qualche zerovirgola. La buona notizia ovviamente sta nel fatto che FdI, nonostante le mille polemiche (Cutro, rave party, sbarchi ecc ecc) resiste stabilmente intorno al 30% (più del risultato elettorale). La cattiva notizia sta invece nell’arrancare degli alleati: un calo troppo vertiginoso potrebbe trasmettere fibrillazioni alla maggioranza, oltre a quelle che già si vivono tutti i giorni (leggi il capitolo nomine).

Il dato più importante in realtà riguarda le coalizioni. E qui c’è la seconda buona notizia per Meloni: per quanto la rincorsa faccia ben sperare, il Pd di Elly Schlein non può certo stappare champagne. Le battaglie sui diritti civili magari riavvicinano alcuni elettori perduti e sottraggono consenso al M5S, ma non bastano per scalfire il potere della Meloni. Ad oggi il centrodestra è dato da Agi/Youtrend al 45,8%, con un -0,9% rispetto alla settimana precedente. Il centrosinistra invece è oltre 10 punti dietro, al 25,1% (in crescita dell’1,2%). L’unico modo per rientrare in partita per Schlein sarebbe quella di allearsi con il Movimento di Conte, il quale porterebbe in dote quel 15,7% in grado di trascinare i giallo-rossi al 40,8%. Quindi “solo” cinque punti sotto Meloni, Salvini e Berlusconi.

Cinque punti a ben vedere sono tanti, soprattutto alla luce delle ultime notizie. Ieri Conte infatti ha fatto capire che le distanze col Pd di Elly Schlein ci sono e sono numerose. La guerra in Ucraina, innanzitutto, ma non solo. Non è detto che il comune nemico alla fine li faccia davvero arrivare a un accordo elettorale.

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