Cultura, tv e spettacoli

Studiosi dissidenti: è nata la ribellione al politically correct

Free Academy inizierà i propri corsi a Milano, vicino alla Stazione centrale e per tre sabati in ottobre

© Isai, atlasstudio e wh1600 tramite Canva.com

La crisi che l’Occidente sta vivendo è, in primo luogo, una crisi culturale. Il trionfo mediatico ed intellettuale di una serie di dogmi che sarebbe azzardato mettere in discussione sta restringendo sempre più gli spazi di libera espressione e di discussione critica. Ormai sembra quasi normale che una rivista di fisica ritiri un saggio parecchi mesi dopo la pubblicazione, a seguito di una campagna politica, oppure che ci si confronti sulla possibilità (davvero folle!) d’introdurre il reato di “negazionismo climatico”.

È in questo quadro che, per iniziativa di alcuni studiosi e intellettuali dissidenti, è nata Free Academy. Si tratta di un tentativo di porre le basi di una rinascita intellettuale che ridia legittimità al confronto delle idee e al pluralismo, mentre oggi sembra imporsi l’intolleranza di un progressismo che si auto-rappresenta sempre dalla parte della ragione e si sente autorizzato a censurare tutte le idee non conformi.

Free Academy inizierà i propri corsi a Milano, vicino alla Stazione centrale e per tre sabati in ottobre. Si tratta di tre giornate che tratteranno questioni molto diverse: sabato 7 ottobre Giacomo Zucco introdurrà i discenti al bitcoin, la più importante delle criptovalute, il 14 ottobre Camillo Langone parlerà dei protagonisti del rinascimento pittorico contemporaneo e, infine, il 21 ottobre Carlo Lottieri esaminerà il rapporto tra proprietà e tassazione, libertà e coercizione. A questo link trovate tutte le informazioni per iscrivervi.

L’università che non c’era! Tre corsi liberi

Si discuteranno tesi e si affronteranno questioni che, per tutta una serie di ragioni, l’ideologia ufficiale del nostro tempo vorrebbe semplicemente relegare nel più assurdo dei ricordi.

Perché temi tanto differenti?

Una delle convinzioni che sono all’origine del progetto di Free Academy è che stia venendo meno, tra le altre cose, una certa idea di cultura, sensibilità, curiosità. In passato non era pensabile che un medico non fosse in qualche modo interessato alla musica, oppure un ingegnere alla storia o alla letteratura. I lavoratori della mente appartenevano a una repubblica delle lettere sovraccarica di interessi, passioni civili e curiosità. Un certo specialismo estremizzato ci ha invece consegnato una classe dirigente totalmente incapace di comprendere come pensare il proprio tempo aiuti anche a operare al meglio nel proprio ambito. Soccorre il motto di Benedetto Croce: “purus philosophus, purus asinus”. È un’osservazione da tenere presente in un mondo nel quale gli studiosi temono sempre di più il confronto con altre discipline e sensibilità. Valuta digitale, arte contemporanea e fisco oppressivo possono essere argomenti tenuti insieme da un unico progetto: ribadire che la libertà umana è il fine politico supremo.

C’è da tenere presente, poi, che la pandemia ci ha mostrato come il potere sia in grado di disporre di noi, del nostro tempo, dei nostri corpi, con incredibile facilità. Non deve mai più succedere. Per questa ragione rivolgiamo a tutti il calorosissimo invito a seguire questi tre corsi offerti da Free Academy: cerchiamo un piccolo gruppo di “pionieri” con i quali iniziare a costruire un progetto di istruzione superiore che sia profondamente alternativo all’esistente.

Quelli del 7, del 14 e del 21 ottobre del 2023 saranno soltanto i primi passi della nostra iniziativa, ma l’intenzione è quella di creare una vera e salda comunità di discenti, criticamente aperta al mondo contemporaneo e in grado comprendere ciò che è vivo e ciò che è putrescente nella società in cui viviamo.

Marco Bassani, 24 settembre 2023

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