Cronaca

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“Sul Covid lei ci ha offeso”. Frate Pierluigi contesta Burioni e gli rovina la festa

Colpo di scena durante la consegna del premio Frontino. Il priore: “Ha detto ‘No vax rinchiusi come i sorci’. Prima chiede scusa e poi parla”

Burioni e la lite col frate

Il primo ottobre scorso si è verificato un vero e proprio duello all’Ok corral tra Roberto Burioni, sommo depositario del dogma virale, e il Priore del Convento di Montefiorentino, sito nel paese marchigiano di Frontino in provincia di Pesaro, la cui antica fondazione per tradizione viene attribuita a San Francesco di Assisi. L’inaspettata vicenda si è svolta nel corso del quarantaduesimo “Premio Nazionale di Cultura”, che tutti gli anni si celebra nello stesso Convento.

Ebbene, dopo aver ricevuto il riconoscimento, il virologo di casa, visto che è nato proprio in quel di Pesaro, ha cercato di arringare la platea ribadendo la sua ben nota teoria sulla scienza la quale a suo dire, testualmente, “non è democratica, in quanto due più due fa quattro anche se tutto il mondo dovesse votare che invece fa cinque” (notare la profonda scorrettezza logica di equiparare una scienza probabilistica come la medicina alla matematica elementare). A questo passaggio, il Priore del Convento ospitante, Fra’ Pierluigi, non ha retto e si è alzato dal suo posto in fondo alla sala e, puntando l’indice contro Burioni, gli ha fatto notare che “se siamo liberi, ognuno può dire la sua ma senza offendere, perché tanta gente si è sentita offesa dalle sue affermazioni. Ci sarebbe voluta più umanità!” Il religioso ha poi continuato, sostenendo che “gli scienziati hanno alimentato un clima da caccia alle streghe terrorizzando la gente e provocando spaccature e sofferenze all’interno delle comunità”.

Il durissimo attacco portato a Burioni da Fra’ Pierluigi ci riporta indietro nel tempo, quando Burioni parlava come un novello Torquemada, durante la sua incessante “campagna” contro chi non voleva sottoporsi alla vaccinazione per Covid. Resterà per sempre il suo tweet del 23 luglio del 2021 nel quale scrisse: «Propongo una colletta per pagare ai No vax gli abbonamenti Netflix per quando dal 5 agosto saranno agli arresti domiciliari chiusi in casa come dei sorci».

Altrettanto arrogante e dogmatica la replica del virologo, messo knock down dal coraggioso prelato: “Per fortuna tutti possono esprimere le proprie opinioni – bontà sua – ma non è arrogante chi parla dopo aver studiato una vita, lo è chi pensa di sapere tutto dopo aver visto un quarto d’ora di youtube. Non si può modificare quanto di oggettivo e dimostrato e dimostrabile ha segnato il progresso dell’essere umano nei secoli salvando milioni di vite”.

Quasi certamente questa oggettività dimostrata e dimostrabile, Burioni la riferisce implicitamente ai vaccini anti-Covid del tutto inutili per gli immunocompetenti e che, a dire del suo collega del terrore virale, Massimo Galli, “funzionicchiano” per tutti gli altri.

Sta di fatto che, sebbene probabilmente non ci sarà mai il proverbiale giudice a Berlino per condannare l’abominio di un colossale procurato allarme per una malattia che colpiva solo i soggetti molto fragili, almeno noi aperturisti della prima ora – che non abbiamo niente a che fare con chi critica i vaccini per partito preso – possiamo annoverare tra le nostre fila un religioso coi controfiocchi, per non dire altro.

Claudio Romiti, 5 ottobre 2023

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