Il podcast di Sallusti

Tappa una buca e lo Stato lo perseguita: costretto a “ripristinarla”

Il podcast di Alessandro Sallusti del 12 maggio 2023

sallusti 12 mag

Se imbratti monumenti non ti succede nulla, se tappi una buca sei fritto. Un pensionato, dopo tre inutili segnalazioni al suo comune, si mette a riparare lui una buca nell’asfalto che si era pericolosamente aperta sulla sua strada e il comune, a tempo di record, gli invia una multa da 800 euro, perché, si legge nel verbale, eseguiva opere sulla strada comunale e sulla pertinenza della stessa senza la preventiva autorizzazione della competente autorità. Ma non solo, il comune gli ha anche ordinato di ripristinare la buca, perché, di fatto, si è trattato di un abuso, un abuso almeno edile.

E questa è la storia surreale di Claudio Trenta, noto blogger di quel paese, è un signore che raccoglie segnalazioni di ogni genere sul malfunzionamento della cosa pubblica, cosa che fa infastidire, non poco, il sindaco a capo di una giunta di sinistra. Ora, in punta di codice, può essere, può starci, ma quando la burocrazia si impone con stupidità, quando un sindaco esercita la sua autorità in modo mirato e vendicativo, beh, allora, verrebbe d’alzare bandiera bianca.

Sì, ci arrendiamo, anche perché contemporaneamente si assiste all’immobilismo degli amministratore di fronte allo scempio che i vandali ambientalisti compiono su monumenti e palazzi storici, un riguardo giustificazionista che, per esempio, ha portato il Comune di Milano a non costituirsi parte civile, cioè a non chiedere i danni, contro gli imbrattatori del monumento di Piazza Duomo, così come non risulta che nulla accada contro gli autori, sempre pseudoambientalisti, che bloccano la circolazione stradale con i loro sit-in di protesta.

Non è bello vivere in un paese nel quale chi distrugge non paga e chi, aggiusta sua spese, è costretto a pagare. Tra un po’ a qualcuno di questi grigi figuri verrà in mente di chiedere l’arresto dei volontari che nel loro tempo libero si adoperano per tenere puliti i sentieri che ripuliscono i boschi e le zone degradate, perché, diranno, ripulire è compito esclusivo del pubblico. Allora, caro pubblico, prima di fare il maestrino con la penna rossa, datti una mossa, tappa le buche e ripulisci dalla monnezza, e se proprio non puoi o non sai farlo, lascia in pace chi lo fa al tuo posto, perché il compito dello Stato non è quello di perseguitare i cittadini, semmai è di premiare chi fa più del suo.

Alessandro Sallusti, 12 maggio 2023