Commenti all'articolo Tav, l’asino di battaglia del M5S

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Tullio Pascoli
Tullio Pascoli
18 Febbraio 2019, 20:45 20:45

Da liberale incallito, quale credo di essere anch’io – http://www.liberalismowhig.com -, non vedo dove ci sia una contraddizione dell’autore che, notoriamente, è assolutamente un noto liberale…

Del resto, non mi pare che ci siano molti dubbi sul fatto che ai grillini, ormai, sia caduta la maschera, infatti, ogni volta che si manifestano con le loro più che stravaganti suggestioni, danno prova di non essere essere nient’altro che degli obsoleti conservatori provinciali ella nuova – ma vecchia – Sinistra, composta da individui impreparati, privi di una minima concezione cosmopolita.

Non per niente, l’elenco delle oltremodo banali sciocchezze di cui tanto si vantano, e che l’autore giustamente mette in evidenza, sono la palese dimostrazione dell’interminabile pochezza di chi, attualmente, ahimè, ci governa…

Orlo
Orlo
18 Febbraio 2019, 0:43 0:43

Siete molto “succosi”! Il Desiderio è un’ottimo “acquisto” da parte di Nicola. La tav,aldilà di ogni sua valutazione(forse la sesta,o la settima…bho…),rappresenta plasticamente la nostra cara Italia. Chiedersi per anni cosa sia meglio fare,spendendo di continuo denaro, per rendere il Paese migliore è essenzialmente una deliziosa lotta dei burocrati per incrementare il propio potere di classe dominante. Nn esiste il concetto di “asinocrazia”,le élite sono avanzatissime e si fregiano delle migliori menti macchiavelliche che le nostre facoltà umanistiche sfornano. Le élite liberali che vengono rimpiante,quelle del primo periodo unitario,nn erano molto diverse da quelle attuali. Di differente avevano una,iniziale,predisposizione al parere tecnico che andò scemando quando davanti all’inchiesta raccolta da Sonnino e Franchetti ,di una realtà italiana degradata sul piano umano dove lo stesso vedeva nella riforma agraria una via di redenzione liberale…chiusero gli occhi per un predominio di classe alquanto poco liberale. Oggi il Ponti è ciò che rimane del concetto di tecnica in Italia. Un professore emerito,che si “vende” al miglior offerente. Con buona pace del progresso. Ps Vorrei che sia preso atto che nel recente passato ci fu un governo che ha cercato di sblindare i burocrati dalla loro autocrazia per riportare un brandello di liberalsocialismo nel nostro Paese. La classe politica si mosse togliendo pure la naftalina ai suoi passati “statisti” ,per aiutare i vari “grandi”costituzionalisti… Leggi il resto »

Morfabi59
Morfabi59
16 Febbraio 2019, 22:11 22:11

Puobblicato il quaderno n. 13 dell’osservatorio asse Torino Lione guidato da Foietta, che contiene le osservazioni contro l’analisi costi benefici di Ponti, leggetelo e capirete.
NO TAV = SI TIR, SI SMOG, SI CO2,
Non capisco questa avversione per i mezzi pubblici, trinceandosi dietro il fattore economico, allora potrei dire, a che serve dare le medicine a un ottantenne che tanto prima o poi deve morire di vecchiaia, anzi, prima muore meglio e’ , ne gioverebbe l’inps e il SSN, lo afferma la mia analisi costo benefici.

Dante Salmè
Dante Salmè
16 Febbraio 2019, 16:48 16:48

Stiamo tutti qui ad aspettare che il muro crolli su di noi. Non ho mai odiato nessuno, ma devo dire che questa volta, questi animali che prima non conoscevo hanno suscitato in me i sentimenti più vergognosi che si possano provare in politica: odio, rabbia totale, desiderio di cancellare, di rimuovere, vedere morire questi idioti.
Ma è possibile che l’Italia, con i suoi tremila anni di storia, con la sua arte, col suo genio acuto ma diffuso e popolare, con la sua vocazione al sacrificio ed al successo, finisca così?
La politica prevede i mezzi e i modi per far fuori (dico “fare” “fuori”) il nemico, quel nemico che può portarci via tutto:
tu, o Romano, ricorda di governare i popoli,:
queste saranno le tue arti, e d’imporre la civiltà con la pace,
risparmiare gli arresi e sconfiggere i ribelli.»
Muoviamoci finchè siamo in tempo, mano alle armi.

Loretta
Loretta
16 Febbraio 2019, 13:29 13:29

Condivido certo cinquanta sessanta anni fa l’italia non era perfetta ma il lavoro c’era la scuola funzionava la sanità non era a cinque stelle ma ti compravi la casa ,la macchina pure avevi un solo stipendio e magari sorridevi.

Davide
Davide
16 Febbraio 2019, 12:33 12:33

Ma ragazzi, un punto di vista liberale no tav non lo volete proprio dare?
Ponti, Ramella e soci non sono pericolosi statalisti.
Ramella è dell’Istituto Bruno Leoni.
Ed il problema della tav che emerge dallo studio è fondamentalmente uno: il trasporto collettivo è molto costoso ed inefficiente rispetto a quello individuale. Quasi sempre.
Mi sembra un concetto molto liberale, e credo economicamente del tutto corretto.
Forse è ora di liberarsi di qualche pregiudizio, non trovate?
PS: ricordarsi anche che i gilet gialli, iniziali e spontanei, nascono ribellandosi contro tasse, autovelox, e regole eccessive come l’abbassamento dei limiti di velocità. C’è del buono in questa ribellione. Bisogna saperlo cogliere ed indirizzare nel verso giusto, anzichè lasciarlo in mano agli statalisti e comportarsi come dei radical chic da salotto che prendono in giro gli “ignoranti”. La ribellione contro gli pseudo esperti è filosoficamente alla base del liberalismo, da sempre. Solo che la gente di oggi, cresciuta ed educata all’adorazione del dio stato, non ha gli strumenti culturali per capire. Percepisce che c’è qualcosa di sbagliato, ma deve fare i compiti. Meglio aiutarla che deriderla.

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