Tokyo 2020, la gufata di Travaglio ci porta due ori storici

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Il doppio oro olimpico, con Marcell Jacobs nei 100 metri e Gianmarco Tamberi nel salto in alto, è l’incarnazione di una leggendaria vittoria per i colori azzurri. La prorompente esplosività del velocista italiano sul rettilineo della pista di Tokyo, dopo pochi minuti dall’analoga impresa di Tamberi, rimarrà scolpita a perenne memoria negli annali delle gesta sportive. Il loro trionfo ha riempito di orgoglio il Tricolore che non è un semplice drappo, ma il simbolo dell’appartenenza che unifica epoche e generazioni in una continuità indissolubile.

Dal sentimento nazionale, che anche nel tripudio sportivo raggiunge l’apice dell’unità emotiva, appaiono dissociati quelli del Fatto Quotidiano che il 29 luglio titolavano: «Olimpiadi Tokyo: dovevamo stupire il mondo invece siamo sorpresi per le cocenti sconfitte». Un vero e proprio manifesto antipatriottico, reiterando quella vocazione menagrama che ha fatto bella, anzi brutta, mostra di sé durante gli Europei di calcio. Ricordiamo, infatti, la linea della testata diretta da Marco Travaglio con i giornalisti a vergare pezzi d’istinto gufistico contro la nazionale di Roberto Mancini.

L’idiosincrasia verso Mario Draghi era talmente forte che reputavano la vittoria ad Euro 2020 un evento sgradito, potendo rafforzare indirettamente l’immagine del premier. Nonostante le macumbe del Fatto Quotidiano, l’Italia continua a splendere nel firmamento sportivo con Travaglio che al limite susciterà riti apotropaici, convertendo nell’immaginario collettivo la sua testata in “Il Gratto Quotidiano”.

Andrea Amata, 2 agosto 2021

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