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Unipol investe sulla conoscenza e va alla scoperta dell’Intelligenza artificiale

intelligenza artificiale © Liudmyla Lishchyshyna e Just_Super tramite Canva.com

Aiutare le persone e le imprese a gestire l’imprevisto, affiancarle in caso di necessità è da sempre la missione del mondo assicurativo. Per avere la certezza di proporre soluzioni efficaci è tuttavia fondamentale indagare i grandi cambiamenti in atto a partire dall’Intelligenza artificiale, a cui si affiancano sfide collettive come la transizione energetica o la mobilità del futuro. Ecco perché Unipol ha investito da tempo su persone e contenuti per diventare anche una “media company”.

 

Unipol leader del pensiero

Il big delle polizze presieduto da Carlo Cimbri ha quindi deciso di aguzzare lo sguardo verso l’orizzonte dell’Intelligenza Artificiale Generativa. Una tecnologia dalla forza così rivoluzionaria da pervadere ogni campo dell’esistenza umana. Obiettivo: comprenderla al meglio, anche grazie all’aiuto dei maggiori esperti e tastando il polso alla popolazione. Unipol vuole infatti essere un “thought leader”, un “demiurgo del pensiero”, impegnato a diffondere nella popolazione italiana la piena consapevolezza delle sfide in corso insieme a una sana cultura del rischio.

 

A colloquio con gli esperti di IA

Il dodicesimo numero di Changes Unipol, il corporate magazine del gruppo che affronta i grandi temi del cambiamento nella nostra società, in stampa a giugno, è quindi dedicato al dibattito sull’evoluzione politica, economica e giuridica che ruota intorno all’intelligenza artificiale. L’analisi parte dalla decisione dell’Unione europea di formulare la prima legge al mondo sul settore, per poi proseguire accompagnati da esperti, tecnici e filosofi quali Stefano da Empoli (Presidente Istituto per la Competitività), Giusella Finocchiaro (Professoressa di Diritto di Internet-Alma Mater Studiorum Università di Bologna e Membro della Commissione IA, Dipartimento per l’informazione e l’editoria), Derrick de Kerckhove (sociologo e direttore scientifico di Media Duemila) e Maurizio Ferraris (Professore ordinario di Filosofia teoretica all’Università degli Studi di Torino).

 

Gli italiani promuovono la legge Ue

A prendere le misure sul campo è stato invece un apposito studio svolto da Changes Unipol insieme a Ipsos (mille interviste a un campione nazionale rappresentativo della popolazione italiana di età 16-74 anni svolte nel mese di febbraio 2024). Premesso che sette italiani su dieci sostengono di avere una conoscenza almeno di base dell’Intelligenza Artificiale, ma soltanto il 12% ne ha fatto un uso perlomeno saltuario, emerge che poco meno della metà del campione (44%) ritiene che la legge Ue rappresenti la soluzione più efficace per prevenirne possibili effetti negativi, soprattutto in termini di lavoro (87% del campione), protezione dei dati personali e sicurezza digitale. Per contro, circa la metà del campione è consapevole che questo salto quantico porterà benefici nella digitalizzazione della Pubblica Amministrazione, nella fruizione di arte e cultura, nello shopping, negli spostamenti ma anche nella precisione e velocità delle diagnosi mediche.

Appuntamento a Ischia

L’Intelligenza artificiale sarà anche al centro della 45ma edizione del Premio Ischia di Giornalismo, in agenda dal 28 al 29 giugno. L’evento, che Unipol sostiene da anni portando il proprio contributo di idee e riflessioni proprio tramite Changes, prevede infatti un panel dedicato, con la partecipazione di esperti e firme prestigiose.  In particolare si confronteranno Barbara Carfagna, conduttrice e autrice Rai di “Codice: la vita è digitale”; Derrick de Kerckhove, sociologo, accademico e direttore scientifico di Media Duemila; Fernando Vacarini, Responsabile Media Relations, Corporate Reputation and Digital PR del Gruppo Unipol e il vincitore del Premio «Opening New Ways of Journalism» 2024. Il riconoscimento è assegnato dal big delle polizze ai giovani giornalisti che hanno contribuito alla sensibilizzazione del pubblico utilizzando i new media e adottando nuove modalità di interlocuzione nel rispetto della deontologia. A moderare il dibattito sarà Vittorio Verdone, Direttore Communication and Media Relation del Gruppo Unipol.

 

La piattaforma editoriale Changes Unipol
La piattaforma editoriale Changes Unipol

 

 

 

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