Utero in affitto, il sondaggio che affossa la “linea Schlein”

Il Pd è spaccato in due: Schlein favorevole con Zan, Bonaccini e Serracchiani contrari. E gli italiani…

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C’è un interessante sondaggio pubblicato oggi dal Corriere della Sera, realizzato da Ipsos, e riguarda il tema della maternità surrogata anche detta gestazione per altri o, meglio, utero in affitto. Al campione di italiani è stato chiesto cosa ne pensano di questa pratica, sia essa realizzata dietro compenso o in forma gratuita, e ciò che ne emerge è chiaro e tondo: la maggioranza ritiene una pratica scorretta l’affitto di un utero per soddisfare il desiderio di filiazione di coppie (omosessuali o eterosessuali).

Il sondaggio sull’utero in affitto

I dati parlano chiaro. Alla domanda: “Lei personalmente è favorevole o contrario alla maternità surrogata dietro compenso economico per la donna che porta avanti la gravidanza?”, il 65,4% degli intervistati risponde negativamente e solo 19,7% si dice favorevole. La percentuale scende un po’, ma neppure di molto, se il quesito pone come condizione quella di non trasformare la “gestazione per altri” in un profitto, spesso sfruttato da donne povere per sopravvivere. Il 40,3% si dice contrario in ogni caso, anche alla gratuità, mentre il 34,6% favorevole. Resta alta la percentuale di italiani che non prende una posizione: nel caso dell’utero in affitto dietro compenso siamo al 14,9%, nel caso della gestazione volontaria al 25,1%. Segno che il dibattito sul tema è tutt’altro che concluso.

In fondo lo avevamo detto solo qualche giorno fa, pur senza conoscere questo sondaggio. L’utero in affitto non solo riguarda una minoranza di persone, per quanto rumorose. Ma non è ben visto dalla maggioranza degli italiani, motivo per cui la battaglia di Elly Schlein e del Pd arcobaleno pareva fuori luogo. Infatti, sul tema lo stesso partito è spaccato: da una parte il neo-segretario, che si è più volte detta favorevole alla Gpa; dall’altra Stefano Bonaccini e Debora Serracchiani, insieme ai cattolici dem, che sono nettamente contrari.

Per approfondire

La proposta di legge

Ieri l’Associazione Luca Coscioni, quella per intenderci di Marco Cappato, ha presentato alla stampa la proposta di rendere legale in Italia la surrogazione di maternità “altruistica”, quindi senza compenso. e”. Il segretario di +Europa, Riccardo Magi, si è detto pronto a portarla in parlamento anche per contrastare la proposta di legge depositata invece da Fratelli d’Italia, che vorrebbe rendere “reato universale” questa pratica. In sostanza, si vorrebbe impedire alle coppie etero e omosessuali di aggirare il divieto vigente in Italia volando all’estero (Ucraina, Canada e Usa in particolare) per far partorire il proprio bimbo da un’altra donna.

Secondo Filomena Gallo, segretario dell’Associazione Coscioni, servirebbe una legge per una Gpa “libera, autonoma, volontaria, altruistica e solidale”, dove vi sia un “accordo lecito” tra i soggetti coinvolti in cui “la gestante ha un ruolo centrale ed è sottoposta a test medici e psicologici”. Nella proposta “è previsto che la donna non abbia più di 42 anni, è prevista una polizza, il rimborso delle sole spese che riguardano la gravidanza, un registro nazionale delle gestanti e un massimo di due volte”. Inoltre, “la gestante deve essere autosufficiente economicamente e resta il divieto di Gpa commerciale”. Tuttavia, come visto, la maggioranza degli italiani è contraria anche all’utero in affitto “altruistico”.

Le coppie gay e i loro figli

Diverso invece il discorso sul riconoscimento dei figli delle coppie omogenitoriali, la registrazione all’anagrafe automatica portata avanti da alcuni sindaci di centrosinistra e bloccata nei giorni scorsi dal ministero dell’Interno dopo la sentenza della Cassazione. Alla domanda di “come definirebbe una famiglia”, il 43% risponde con l’unione tra un uomo e una donna uniti civilmente, sposati o conviventi; per il 45% lo sono invece qualsiasi coppia, anche omosessuale. Sulla registrazione dei bimbi delle coppie omogenitoriali nati all’estero, infine, il 45% è favorevole concedere loro “gli stessi diritti di tutti gli altri” bambini (diritti che, a dire il vero, non sono negati); mentre il 26% è contrario perché la ritiene una scorciatoia per dare un via libera surrettizio alla maternità surrogata. Alta, anche qui, la percentuale di chi non sa o non risponde: il 29%. Riguardo alle adozioni gay, infine, il 47% si dice favorevole contro il 32% di contrari.

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