Società

Vasco, ex ribelle che ora sembra un democristiano - Terza parte

Ultima chiosa, riassuntiva. Vasco Rossi Blasco Kom si indigna per la condanna al figlio di un anno e passa per sinistro stradale: si può capire, i figli sono figli e suo figlio protesta, si definisce innocente, vittima di errore giudiziario, non fu lui a guidare; speriamo sinceramente che, se così è, riesca a dimostrarlo: nessuno ne sarà più contento di noi. Però, caro babbo Vasco, non sei tu ad avergli insegnato che la vita è bella se piena di guai? Adesso, sentirti dire che è uno schifo, che confidi nella magistratura la quale saprà ristabilire la esattezza dei fatti, perdonaci, più che un rocker esagerato, spericolato, che se ne frega di tutto sì, ricorda Mastella. Tutto in te ricorda un vecchio democristiano: quel puntare al centro moderato, al buon senso, alla destra presentabile, alla fede acritica nella scienza, alla fiducia nella magistratura, alla fede nel regime e nelle sue verità. Quantum mutatum ab illo! È latino, significa che sei tutt’altro da allora, sei irriconoscibile, che ne è delle tue invettive sul “potere che ci inganna”, che costruisce false verità e “gli spari sopra sono per voi”? Prima apocalittico, dopo integrato, ma sempre legato da un qualunquismo in fondo innocuo: ecco come si fa ad essere ancora qua, eeeh, oooh, aaaah.

Il tuo affezionatissimo pirla psicopatico.

Max del Papa, 14 ottobre 2021

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