Il podcast di Sallusti

Vogliono uccidere Salvini. Baby Gang choc: “Noi musulmani…”

Il podcast di Alessandro Sallusti del 5 luglio 2023

In Italia può succedere che uno minacci di morte un ministro e nulla accada.

Arrestato lo scorso anno per rapina, condannato a gennaio a quattro anni di carcere, scarcerato a marzo perché secondo il magistrato “il soggetto ha intrapreso un serio processo di rielaborazione dei propri trascorsi criminosi, dimostrando di avere compreso il disvalore delle proprie azioni e di voler affrontare le problematiche”, il rapper Zakaria Moubib, al secolo Baby Gang, immigrato marocchino di seconda generazione e nato a Lecco.

Nelle scosse ore ha postato sui suoi social il seguente messaggio: “Gente come Salvini e La Sardoni devono morire. Portano solo ignoranza e razzismo. Meglio non provarci perché diventiamo una razza di merda, più di quello che dovete pensare soprattutto se parlate di religione. Sappiate che ogni musulmano per la sua fede e il suo Dio è pronto a morire. Evitate quindi di parlare di cose che non sapete, soprattutto in Italia dove gli immigrati sono stati pure parecchio gentili con voi”.

La faccenda la si potrebbe liquidare come l’ennesimo delirio di un giovane, disadattato, rapinatore e drogato, come risulta agli arti del processo. Ma magari no, può essere che il suo pensiero, ragazza e un cantante rap con un discreto seguito nel mondo degli immigrati di seconda generazione, rappresenti quello di non pochi suoi compagni di avventura e sventura, anche non necessariamente delinquenti di professione. Insomma è possibile, anche alla luce di quanto appena successo in Francia, che Oriana Fallaci non si sbagliasse più di tanto quando nel 2005 scrisse: “Gli immigrati musulmani materializzano così bene l’avvertimento che nel 1974 rivolse all’Occidente il loro leader algerino Boumediene: Presto irromperemo nell’emisfero nord, e non da amici, perché lo faremo per conquistarvi popolando i vostri territori con i nostri figli. Sarà il ventre delle nostre donne a darci la vittoria”.

Ovvio che non c’è da generalizzare. Chiaro che l’immigrazione non può essere bloccata con la bacchetta magica, ma attenzione che qui passo dopo passo, concessione dopo concessione e lassismo dopo lassismo, la premonizione di Boumediene rischia di avverarsi perché, quando una cosa nasce con il piede sbagliato, quello dell’illegalità, difficile che poi si riesca ad adrezzarla. A occhio la Baby Gang di Zacharia Moebib è ben più nerosa della sua band di fuori di testa.

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