Zuppa del consumatore – Delusione bonus tv

Vi racconto come mi hanno ingolosito e poi deluso sul bonus tv

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Zuppa del Consumatore 25 nov 2021 - Delusione bonus tv

Vi racconto una cosa da consumatore che riguarda questa marca importantissima di televisioni che si chiama Lg: li trovate da tutte le parti. Dovete sapere che questa cosa mi ha fatto particolarmente arrabbiare per il semplice motivo che è una di quelle robe che tu capisci come ti prendono per i fondelli.

In questa fase della nostra vita si devono cambiare televisori: io faccio un mestiere per il quale la televisione serve molto, così sono andato da Mediaworld a comprarmi un televisore Lg. Intanto mi sono chiesto per quale motivo si va in un negozio a comprare un televisore: è più comodo farlo su Amazon. Lo dico con grandissima semplicità, perché ci ho messo una vita: il primo giorno ho visto il televisore, poi sono tornato, mi hanno chiesto la bolletta; c’era la fila alla casa e mi hanno chiesto tutti i documenti, compresecarta di credito e fattura (pa me quest’ultima serve). Insomma, potevo fare un clic su Amazon e invece ho perso due ore.

Ma non è questo di cui voglio parlarvi. Voglio parlare di Lg. Alla fine, quando ho finito di fare tutta la procedura, ho speso 1.700 euro – cioè un botto – ho preso un bellissimo televisore da 1.700 euro. Ti dicono: “Adesso puoi avere il cashback di Lg fino a 500 euro”. E io dico: va be’, proviamo a vedere di che cosa si tratta e lì inizia l’odissea. E mi fa veramente infuriare per il tempo che ho perso ma anche per come queste cose siano fatte per fottere noi. Ci lamentiamo dei Comuni, come quello di Roma che per avere la carta identità ci metti settimane, poi invece quando c’è una multinazionale – una grande compagnia privata come Lg – noi diventiamo dei cagnolini. No! Dovremmo essere ancora più incazzati, altrettanto furibondi per la burocrazia che loro mettono.

Per ottenere il cashback ti registri nelle loro pagine, dove oltre alla solita password ti chiedono nome, cognome, foto dello scontrino, foto del numero di serie del televisore. Gli ho mandato tutto per avere indietro 200 euro. Ho dato l’iban, la mia e-mail, dichiarato quanti figli ho e… dopo una settimana mi arriva una mail che dice “ti informiamo che purtroppo la tua partecipazione in oggetto non è stata convalidata in quanto non hai rispettato tutte le regole di partecipazione riportate all’interno del regolamento”. Ma li mortacci vostra!

Vado su Lg, ritrovo la password, vado a vedere che non c’è la data dello scontrino! Non c’era proprio scontrino, sicuramente ho sbagliato io eh: sicuramente ho sbagliato io. Ma c’è la data della bolletta di mediaworld, c’hanno il numero di serie del telefono del televisore, c’hanno la fattura, ma manca la data dello scontrino (che non è tale perché c’è una fattura) e quindi non mi danno i 200 euro.

Io me ne fotto, perché sono una persona fortunata, ma la cosa di cui non me ne fotto – ed è motivo per il quale io qui faccio questa zuppa diciamo commerciale consumistica – è che ti stanno prendendo per il culo. Loro fanno un grande manifesto: “Ti diamo il cashback fino a 500 euro“, poi si scopre che sono 200, perché evidentemente il mio televisione da 1.700 euro non valeva 500 euro ma valeva 200, ti fanno perdere 20 minuti per mettere tutti i dati e poi dopo che hai fatto tutto scopri che manca lo scontrino. Ma mi avete fatto la fattura, li mortacci vostra!

Quindi il manager che cosa dice: su 100 di promozione, te ne ho fatti secchi per errori formali il 20 30 per cento. Qua, solennemente, davanti a voi che mi guardate vi voglio dire: non voglio i 200 euro di sconto, chissenefrega. Questa è semplicemente una di quelle robe di cui il Codacons si dovrebbe occupare. Perché è evidente che queste cose se le fai perfette-perfette riesci a ottenere lo sconto. È evidente che io avrò mandato quaclosa di sbagliato nel campo sbagliato, ma è altrettanto evidente il fatto che queste burocrazie sono fatte per fottervi.

Io non voglio 200 euro, non li voglio: ho comprato quel televisore. Ma penso che questa sia una battaglia di civiltà commerciale. Il mercato è meglio dello Stato, ma solo se nel mercato ci sono gli anticorpi. Per cui sappiate: non è truffa, ma vi mettono i bastoni tra le ruote affinché cadiate nell’errore.

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