Articoli

15 anni senza Oriana. E il mondo è meno libero - Seconda parte

La libertà è responsabilità di tutti noi. E non esiste valore superiore. Oriana, peraltro, fin dalla giovinezza aveva un’idea ben precisa anche della scienza, della salute, della vita e della morte. Sapeva bene che il cuore dell’uomo va ben oltre tutto questo.

“[…] Ho la morte addosso. La medicina ha sentenziato: signora, lei non può guarire. Non guarirà. Stando a quel verdetto, e nonostante gli anticorpi del cervello, non ho molto tempo da vivere. Però ho ancora tante cose da dire”.

Gli “anticorpi del cervello”. Quelli più importanti per la vita vera, tant’è che voleva continuare ad immunizzare le persone contro il morbo liberticida persino in punto di morte.

È tempo, ahinoi, di tornare al presente. Ma come lo affrontiamo senza Oriana? Dove troveremo la forza per andare sempre contro tutto e tutti in un mondo che rema in direzione opposta alla nostra? Be’, non dimenticarsi mai chi siamo e da dove veniamo è un buon punto di partenza. Per poi continuare, giorno per giorno, a difendere con coraggio la libertà da tutte le aggressioni del potere e dei suoi accoliti. Veluti si Oriana daretur, per dirla con Ratzinger. Vivendo come se Oriana esistesse. Oggi è il suo giorno. E noi la celebriamo come una madre che continua a vivere nel cuore dei suoi figli.

Al suo bimbo mai nato dice:

“[…] Udrai molto parlare di libertà. Qui da noi è una parola sfruttata quasi quanto la parola amore che, te l’ho detto, è la più sfruttata di tutte. Incontrerai uomini che si fanno fare a pezzi per la libertà, subendo torture, magari accettando la morte. Ed io spero che sarai uno di essi”.

Nicolò Petrali, 15 settembre 2021

 

PaginaPrecedente
PaginaSuccessiva
Iscrivi al canale whatsapp di nicolaporro.it

LA RIPARTENZA SI AVVICINA!

SEDUTE SATIRICHE

www.nicolaporro.it vorrebbe inviarti notifiche push per tenerti aggiornato sugli ultimi articoli