Da 115 anni al lavoro per i cittadini e per il Paese: è la storia di Acea, l’ex municipalizzata nata a Roma nel 1909, in seguito a referendum popolare, divenuta un diversificato gruppo industriale, attivo dall’energia al waste management nonché primo operatore idrico in Italia e il secondo su scala europea. Proprio l’elemento principale della vita e della sostenibilità è stato al centro dell’evento “Il futuro dell’acqua, garanzia di sviluppo al servizio del Paese” con cui il gruppo, guidato dall’ad Fabrizio Palermo, ha celebrato il suo compleanno numero 115. Ospite d’onore il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella.
Palermo: “Investimenti al servizio dei cittadini”
L’evento, che si è svolto presso il Salone delle Fontane dell’Eur, ha scandagliato il ruolo fondamentale che riveste e rivestirà l’acqua nello sviluppo economico-sociale del Paese anche alla luce dei cambiamenti climatici che ne stanno alterando la disponibilità. “Acqua, energia, ambiente parole chiave e costanti nella storia di Acea hanno segnato lo sviluppo di un gruppo industriale che dagli inizi del ‘900 ad oggi ha sempre affrontato grandi sfide tecnologiche con l’obiettivo di servire vasti territori e milioni di cittadini”, ha rimarcato Palermo facendo gli onori di casa all’Eur insieme alla presidente di Acea, Barbara Marinali. “Come 115 anni fa – ha proseguito Palermo – il mondo sta attraversando grandi cambiamenti con l’Intelligenza artificiale e la robotica che influenzeranno sempre di più la gestione dei servizi e delle infrastrutture”. La presidente Marinali ha voluto invece ricordare come la storia di Acea sia “fatta dagli uomini e dalle donne che in oltre un secolo di impegno e dedizione, hanno contribuito a costruire un’azienda vicina ai territori e alle comunità”.
Il Nobel Parisi: “Fondamentale per assorbire l’anidride carbonica”
La sfida digitale e quella dell’acqua si intrecciano con quella del clima: l’acqua è “fondamentale per assorbire l’anidride carbonica prodotta dagli umani”, ha spiegato Giorgio Parisi, vincitore dello “Stockholm Water Prize”, considerato il premio Nobel dell’acqua. “Abbiamo bisogno di una grandissima ricerca per capire come l’acqua influenza ed è influenzata dal clima. Il futuro della ricerca in Italia è molto problematico”. La ricerca va pensata “come un orto: serve sempre acqua. Gli scienziati se non possono fare ricerca scappano via. Per questo serve un piano quinquennale per la ricerca”, ha esortato lo studioso. Un orizzonte dinanzi alla quale Acea si pone con un piano di investimenti da 4,7 miliardi al 2028 e apprestandosi a tenere a battesimo Acea Acqua, la nuova holding in cui confluiranno le società del gruppo attive nel servizio idrico integrato.
La frontiere dell’intelligenza artificiale
Oggi il Gruppo Acea è già presente in numerose regioni italiane, dove serve dieci milioni di abitanti in Italia e altrettanti in America Latina. Ultima commessa vinta in Sicilia, per il servizio idrico di 19 Comuni in provincia di Siracusa. “La necessità di acqua cresce con il benessere”, ha aggiunto dal palco dell’Eur il professor Andrea Rinaldo soffermandosi sull’opportunità di un “ripensamento della giustizia distributiva” della risorsa idrica “Quanto l’intelligenza artificiale riesce oggi a cambiare la distribuzione dell’acqua è il tema che dobbiamo affrontare”, ha sostenuto anche padre Paolo Benanti. “Con l’integrazione delle reti tecnologiche potremmo avere una società reattiva e vigile. Acea ha un grande futuro da scrivere”.
La festa all’Eur e il nuovo logo
Terminata la sessione di lavori, Acea ha soffiato sulle sue 115 candeline offrendo agli invitati una serata evento, condotta da Daniela Ferolla e impreziosita dall’esibizione del Coro del Teatro dell’Opera di Roma diretto dal Maestro Ciro Visco. Presentati anche il nuovo logo Acea, dedicato alla ricorrenza, e il video-documentario “Acea da 115 anni sempre accanto a voi” che celebra l’anniversario attraverso immagini e fotografie che nel raccontare la storia dell’azienda ripercorrono anche un pezzo di storia italiana.
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