Salute

Aifa: “Zitromax inutile sul Covid”. Ma sulle cure non c’è chiarezza - Seconda parte

Quanta confusione in merito ai protocolli per le terapie precoci. E l’Aifa si sveglia solo ora

Insomma, ci hanno lasciati per quasi due anni con “tachipirina e vigile attesa”; poi, la scorsa estate, hanno aggiunto la possibilità, in alcuni casi, di utilizzare sui pazienti dei preparati steroidei. Sulle terapie non c’è trasparenza, non c’è uniformità, soprattutto non c’è comunicazione, visto che tutti, dall’Iss in giù, parlano solo del sacro vaccino, preoccupati del fatto che qualcuno, reticente all’antidoto, prenda le cure come un’alternativa all’iniezione. E poi ci si meraviglia se la gente, impanicata, corre a procurarsi un antibiotico che è stato largamente impiegato e di cui si è sentito molto parlare? Ci si muove per smentirne l’efficacia solo quando un giornale racconta che quel farmaco di sta esaurendo? È questo il “modello italiano”?

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