Durante la notte tra il 9 e il 10 maggio 2025, nel pieno centro di Biella, un episodio fa parlare della 96ª Adunata Nazionale degli Alpini. In via Gramsci, è stato trasmesso a tutto volume il canto fascista “Faccetta Nera” da un altoparlante privato, e alcune persone presenti, molte delle quali indossavano l’iconico cappello con la penna nera, hanno intonato il brano, accompagnando il gesto con il saluto fascista. Il video dell’accaduto, ripreso da passanti, è diventato rapidamente virale sui social media, scatenando una forte reazione politica e civile.
Reazioni e condanna politica
L’episodio ha suscitato immediata indignazione tra esponenti politici e cittadini. La segreteria locale del Partito Democratico, attraverso Andrea Basso ed Elisa Francese, ha espresso una dura condanna definendolo “un insulto alla memoria”. Hanno ricordato che questa città è insignita della Medaglia d’Oro al Valor Militare per il suo contributo alla lotta contro il nazifascismo. Anche il Movimento 5 Stelle, con interventi di consiglieri regionali come Sarah Disabato e Pasquale Coluccio, ha stigmatizzato il gesto, ritenendolo “inqualificabile” e “un’onta per tutti gli Alpini che combatterono per la Liberazione”.
La posizione dell’Associazione Nazionale Alpini
In seguito alle critiche, l’Associazione Nazionale Alpini (Ana) ha preso le distanze dall’accaduto. Il presidente nazionale dell’Ana, Sebastiano Favero, ha sottolineato che l’organizzazione è apartitica e ha precisato che il canto è stato trasmesso da un locale privato, non dall’impianto ufficiale dell’Adunata. Ha inoltre ricordato che l’evento si svolge in una città simbolo della Resistenza e ha ribadito il motto dell’edizione: “Alpini portatori di speranza”.
La manifestazione era iniziata con una serie di eventi che celebravano proprio questo passato, tra cui la presentazione di un libro sul ruolo degli Alpini nella lotta di liberazione dal nazifascismo. Alla cerimonia dell’alzabandiera, erano state lette le motivazioni legate all’onorificenza della città.
La manifestazione prosegue tra le polemiche
Nonostante le polemiche, l’Adunata degli Alpini si è tenuta regolarmente. Sabato gli eventi nella cittadella degli Alpini hanno visto la partecipazione di esponenti istituzionali e politici come Isabella Rauti, sottosegretario alla Difesa, e Andrea Delmastro, sottosegretario alla Giustizia. Domenica è prevista la giornata conclusiva con una sfilata, a cui dovrebbe partecipare anche il ministro della Difesa Guido Crosetto. La manifestazione ha richiamato ogni giorno circa 90.000 persone, con un picco fino a 400.000 visitatori durante l’intero evento.
Tra le diverse voci indignate, anche quella di Elly Schlein, segretaria del Pd, che da Perugia ha chiesto “una condanna forte e netta da tutte le istituzioni e le forze politiche”. Paolo Furia, esponente della direzione nazionale del Pd, ha aggiunto che questo episodio stride con lo spirito dell’Adunata e offende i sacrifici degli Alpini che combatterono per la Liberazione. Il Movimento 5 Stelle si è unito al coro delle proteste, mentre altri esponenti politici hanno richiamato l’attenzione sull’importanza di mantenere il rispetto per i valori democratici. Matteo Salvini, sui social, è stato invece laconico: “Giù le mani dagli Alpini, che sono gloria, storia e patrimonio dell’Italia”.
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