Non c’è società, quotata o meno, che non abbia stilato un catalogo di buoni propositi per la lotta climatica, l’inclusione o la parità di genere. Sono i valori riassunti dall’acronimo inglese ESG, dietro al quale però può nascondersi poca sostanza. Amplifon – multinazionale leader nelle soluzioni per la cura dell’udito e un fatturato da oltre 2 miliardi – ha quindi deciso di percorrere una strada diversa, dandosi obiettivi concreti. Ponendo l’“Ascolto”, cioè la sua stessa missione, alla base del proprio Bilancio di Sostenibilità. “Per un’azienda come la nostra, il cui scopo è migliorare la qualità della vita delle persone, la sostenibilità è parte integrante dell’attività quotidiana” spiega l’ad Enrico Vita, rimarcando come nel 2022 il gruppo abbia coniugato crescita economica e sviluppo sostenibile nell’interesse di tutti gli stakeholder. Vediamo i principali traguardi raggiunti.
Test gratuiti per l’udito in tutto il mondo
Vale 289 milioni il risparmio per i sistemi sanitari pubblici generato dalla decisione di Amplifon di promuovere nei propri 9.300 centri specializzati in 25 Paesi nel mondo, con test gratuiti, l’accessibilità alla cura dell’udito. Obiettivo: favorire la prevenzione e abbattere lo stigma sociale legato alla perdita uditiva o ipacusia. I prodotti hanno inoltre un nuovo packaging in carta 100% riciclabile, a cui si aggiunge OtoPad: il primo e unico audiometro su iPad certificato dalla Food and Drug Administration (FDA) americana.
Il posto migliore dove lavorare, niente gender pay gap
Amplifon è Top Employer 2023 in Europa, Stati Uniti e Nuova Zelanda. Un riconoscimento della capacità del gruppo di attrarre i migliori talenti: oltre 20mila le persone a cui dà lavoro, con età media inferiore a 40 anni. Nel 2022 sono state oltre 400.000 le ore di formazione erogate, pari a più di tre giornate medie per ciascuno dei dipendenti del back office e circa quattro nei negozi. Non solo: la presenza femminile supera complessivamente il 70%, il 44% in tutte le posizioni manageriali e il 67% nei ruoli Stem. Tutto questo assicura in Amplifon un rapporto della remunerazione per genere molto equilibrato.
La mappa acustica delle città
L’Organizzazione Mondiale della Sanità stima che sul nostro Pianeta vivano oltre 1,5 miliardi di persone che soffrono di calo uditivo e che quasi un terzo necessiti di servizi riabilitativi. Il problema si acuirà con l’invecchiamento della popolazione, fino a coinvolgere 700 milioni di persone entro il 2050. Senza contare che il problema, pur più frequente nella terza età, interessa anche i giovani: oltre un miliardo, calcola l’OMS, quelli a rischio per l’inquinamento acustico. Ecco perché Amplifon, con il programma Listen Responsibly, ha già ingaggiato 40.000 studenti delle superiori in Italia e Spagna, La società, inoltre, ha lanciato in Italia, Spagna, Francia e Germania un’App che rileva i livelli di rumore per comporre una mappa interattiva dell’ecologia acustica delle città.
Energia da fonti rinnovabili, meno batterie esauste
Quanto all’ambiente Amplifon, che ad oggi copre la metà del proprio fabbisogno da fonti rinnovabili (52%) pari a un taglio di 5.700 tonnellate di CO2, ha analizzato tutte le emissioni indirette lungo la catena del valore così da migliorare ancora. La diffusione degli apparecchi acustici ricaricabili ha poi contribuito al risparmio di 194 milioni di batterie solo nel 2022.
Il valore della terza età e le Rsa
L’azienda è inoltre impegnata a supportare l’inclusione sociale tramite le Fondazioni del Gruppo, come Fondazione Amplifon che opera in Italia per riportare al centro il patrimonio di vita e conoscenza degli anziani, in un’ottica di condivisione intergenerazionale. Uno dei suoi principali progetti è “Ciao!” che dal 2021 coinvolge un numero crescente di ospiti delle residenze sanitarie assistenziali in tutta Italia in attività di intrattenimento anche digitali.
Ecco un estratto del Report di Sostenibilità di Amplifon
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