Esteri

“Armati 100 missili”. Davvero l’Iran sta per attaccare Israele?

Secondo Biden “prima o poi” Teheran aprirà il fuoco. Gli Usa assicurano protezione a Tel Aviv. Ma c’è il rischio che il conflitto si allarghi

iran israele 02 © Kardd e getmilitaryphotos tramite Canva.com

Nelle ultime settimane, la situazione di tensione tra Iran e Israele ha raggiunto livelli di allerta elevati. Secondo quanto riportato da fonti dell’intelligence statunitense alla CNN, si è assistito a un consistente spostamento di assetti militari iraniani, inclusi droni e missili, all’interno dei confini dell’Iran. Queste manovre suggeriscono che Teheran potrebbe essere in fase di preparazione per un attacco a Israele o intenda rafforzare le proprie capacità di deterrenza in risposta a precedenti azioni di conflitto.

La comunità internazionale si è trovata in stato di alert quando il Presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, durante una conferenza stampa tenutasi alla Casa Bianca, ha espresso preoccupazioni sull’imminenza di un attacco iraniano. Biden ha esplicitamente invitato l’Iran a desistere da qualsiasi azione bellica, sottolineando il fermo impegno degli Usa a difesa di Israele. Funzionari americani hanno inoltre affermato che si stanno adottando tutte le misure necessarie per intercettare eventuali attacchi e che le forze militari Usa dispiegate nella regione sono pronte a rispondere a ogni scenario.

Gli esperti considerano questa minaccia sia reale che convincente, evidenziando che l’Iran avrebbe dislocato almeno 100 missili da crociera pronti a essere lanciati. Questo scenario non solo sottolinea la serietà della situazione ma mette anche in luce il rischio di una rapida escalation del conflitto tra le due nazioni.

Le proiezioni suggeriscono che un potenziale attacco dell’Iran potrebbe estendersi oltre i confini di Israele, coinvolgendo anche alleati regionali di Teheran e aumentando significativamente la possibilità di un conflitto esteso. Riferendosi a informazioni provenienti dagli Usa, la CNN ha indicato che gli attacchi potrebbero mirare a diversi obiettivi all’interno di Israele, con la partecipazione di gruppi alleati dell’Iran.

L’attività militare dell’Iran, che include il posizionamento di cento missili, viene interpretata come una risposta all’attacco israeliano alla propria ambasciata a Damasco, segno di una volontà di vendetta e di una dimostrazione di forza che accresce ulteriormente la tensione nella regione.

In risposta a questo scenario di crescente instabilità, il Presidente Biden ha sollecitato il governo israeliano a consultarsi preliminarmente con gli Stati Uniti prima di lanciare futuri attacchi contro obiettivi iraniani di rilievo. Questo approccio, come riferito dal “The Jerusalem Post“, riflette la preoccupazione di Washington di fronte al rischio di un’escalation che potrebbe compromettere la sicurezza del personale militare statunitense dislocato nella zona.

Articolo in aggiornamento

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