Giustizia

Assalto alla Cgil: arriva uno scandaloso provvedimento dello Stato - Seconda parte

Strana nemesi, il fascista colpito dalla normativa di derivazione fascista sui vilipendi, ma abbiamo già detto che Franzoni più che fascista è un anarco-fascista, e quindi ama la sfida, gli piace fare “quello che gli pare”, anche nella gestione interna del suo partito, per questo in realtà mi è simpatico, in questo paese di rimbambiti che il massimo di disobbedienza che sanno esprimere è di portare la mascherina anche quando non è necessario, né obbligatorio. E infatti quelle parole ricorrono di continuo negli atti che riguardano Franzoni, il nemico del popolo, infatti, è un “insultatore seriale”, come se insultare il governante non fosse una sorta di diritto naturale del popolo sovrano, nel paese che ha esportato in tutto il mondo l’espressione “Piove, governo ladro”.

Ancor meno tollerabile è che Franzoni sia sistematicamente accusato di disprezzare mascherine e vaccini, di ritenerli atti giuridicamente nulli, il che, si badi, è suo pieno diritto in base all’art. 54 della Costituzione, il quale, secondo la migliore dottrina ammette la disobbedienza nei confronti delle leggi reputate invalide, pur non essendo il testo approvato dell’art. 54 identico all’originario progetto Dossetti: e si noti bene che il cittadino è “legittimato a disobbedire sulla base di un suo giudizio soggettivo sull’illegittimità della norma”, né potrebbe essere altrimenti, dato che se disobbedisce lo fa a suo rischio e pericolo, e il giudizio di illegittimità è solo il suo, quindi occuparsi di Franzoni finirebbe con l’aprire un Vaso di Pandora a proposito delle effettive libertà politiche del cittadini, e di questo dovremmo rendere merito a un “fascista”, il che pare poco politicamente corretto.

E infatti i garantisti abitudinari di pronto soccorso, i radicali, i Manconi, i Boato, i Sansonetti, non sentono per nulla l’esigenza di occuparsi di Franzoni, dato che Franzoni è brutto, sporco, cattivo e fascista, anarco-fascista. Ho chiesto da tempo a Riccardo Magi, deputato di +Europa e di Radicali Italiani, di occuparsi del caso Franzoni, dato che accumulare fogli di via già significava vedersi inibita qualsiasi agibilità politica, e di presentare un’interrogazione parlamentare, ma lui non mi ha nemmeno risposto. Peccato: Pannella quell’interrogazione l’avrebbe sicuramente presentata.

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