Appunti sudamericani

Auto elettriche, Putin e Xi si pappano il litio boliviano

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Una petroliera con 530.000 barili dalla Russia è arrivata all’Avana

È la prima petroliera ad arrivare sull’isola dopo l’accordo di fornitura di petrolio tra Mosca e L’Avana.

Distribuzione dei ruoli in Bolivia: litio per Russia e Cina con Cuba che fa da paciere tra Evo Morales e il presidente Arce

La società cinese Citic Guoan e la russa Uranium One Group hanno firmato giovedì scorso un accordo per lo sfruttamento del litio in Bolivia per un valore congiunto di 1.435 milioni di dollari. Il governo di Luis Arce, che ha dato il via libera al progetto installerà due nuovi impianti per garantire l’estrazione di 50.000 tonnellate di minerale all’anno. I depositi boliviani di litio, elemento essenziale per la produzione di batterie per auto elettriche e altri dispositivi, hanno causato molteplici tensioni tra le aziende statunitensi e cinesi che operano nella regione. Con l’investimento del Paese asiatico -circa 857 milioni di dollari-, a cui si aggiunge quello della Russia -578 milioni-, il business acquista connotati di alleanza politica ed è un duro colpo ai legami economici degli Stati Uniti con il paese andino. La Bolivia, insieme ad Argentina e Cile, forma il cosiddetto “triangolo del litio”, una concentrazione del minerale – il 60% delle riserve accertate totali del pianeta – molto appetibile per le grandi compagnie estrattive. In Bolivia, sia la Russia che la Cina hanno trovato nei governi socialisti della regione partner molto disposti a collaborare, e Cuba ha agito da intermediario. L’Avana è stata anche coinvolta direttamente con la Bolivia per calmare le acque a seguito del conflitto che oppone i due principali leader del Movimento per il socialismo (MAS), il presidente, Luis Arce, e l’ex presidente Evo Morales, che si sono recati entrambi all’Avana la scorsa settimana. L’intervento della leadership cubana in questa vicenda mira ad evitare una disputa che potrebbe portare ad una sconfitta per i suoi alleati alle prossime elezioni e compromettere gli accordi con Russia e Cina. 

Colombia: l’uomo che aveva denunciato Timochenko, ex leader delle FARC oggi senatore, per l’omicidio di sua moglie è scomparso.

L’ex capo della guerriglia è accusato dell’omicidio di un firmatario dell’accordo di pace e della scomparsa della sua compagna. Il caso era stato archiviato per firmare la pace nel 2016 ma ora è tornato alla ribalta, scatenando l’ennesimo scandalo nel paese sudamericano.

Paolo Manzo, 7 luglio 2023

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