Banca Generali è il miglior istituto private del nostro Paese, vista la qualità e unicità conseguita nei suoi servizi di consulenza patrimoniale alle famiglie. A decretare la supremazia del Leone è stata una giuria internazionale formata dalle testate specializzate del gruppo Financial Times. Il titolo di “Best Private Bank in Italy” si riferisce al 2023 ma, a dire il vero, per la boutique finanziaria guidata dall’ad Gian Maria Mossa rappresenta una conferma: negli ultimi sette anni Banca Generali è infatti salita cinque volte sul gradino più alto del podio.
Premiati i servizi su misura alla clientela
I Global Private Banking Awards, giunti alla quindicesima edizione, sono tra i più rilevanti riconoscimenti nel settore a livello mondiale. Banca Generali è sul gradino più alto del podio Italia grazie al lavoro svolto dai propri consulenti e alla personalizzazione del servizio offerto a una clientela abbiente, di norma molto esigente e interessata a soluzioni sofisticate a protezione del proprio patrimonio. In un mercato altamente competitivo, il punto di forza di Banca Generali – specifica la giuria – risiede “nelle iniziative chiave poste in essere per servire” la sua base clienti. A rendere l’istituto guidato da Mossa la “Best Private Bank in Italy” è quindi la personalizzazione del servizio, l’ampiezza della gamma e la soddisfazione dei clienti nel rapporto con la rete. Oltre a specifiche iniziative, come quella per le donne banker o i giovani talenti con cui Banca Generali conferma il proprio percorso inclusivo e sostenibile. Vediamo perché.
Lavoro femminile e giovani talenti
Nel gennaio del 2022 Banca Generali ha sottoscritto, prima tra le reti di consulenza, il “Women empowerment principles”, ovvero i principi internazionali in materia di lavoro e di diritti umani. Sono inoltre in fase di studio percorsi di inserimento specifici per le donne. Un modo sia per premiare la parità di genere sia per rispondere a una ricchezza finanziaria che si colora sempre più di rosa: negli Stati Uniti è già così per oltre dieci trilioni di dollari, che si stima supereranno quota 30 trilioni entro il 2030. Quanto ai giovani talenti, invece, una delle iniziative più originali è “New Generation”, pensata da Banca Generali per accogliere nella propria rete una nuova squadra di professionisti con meno di 35 anni. L’obiettivo è formare i consulenti del private banking del futuro, attraverso un mix di competenze tecniche e comportamentali. Il percorso prevede un tutor che assegnerà un obiettivo di portafoglio a ciascun candidato e potrà poi valutare se inserirlo nel proprio team.
L’impegno green
Banca Generali è in pole position nella consulenza al risparmio “sostenibile”. Era il 2018 quando il gruppo ha presentato la prima piattaforma di advisory degli investimenti legati all’Agenda dell’Onu 2030. Sta diventando poi apripista nel green, anche creando la figura del “Sustainable Advisor”, ovvero un consulente specializzato nel mondo ESG. Nell’ultimo biennio la società ha inoltre più che raddoppiato, sfondando quota 14 miliardi di euro, le masse investite in soluzioni attente al sociale e alla governance. Si tratta ormai del 34% del totale, un risultato che avvicina l’obiettivo del 40% fissato dal piano industriale per la fine del 2024.
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