Esteri

Il Cancelliere sotto assedio

Berlino invasa dai trattori: la mossa green di Scholz scatena gli agricoltori

“Sarà un gennaio molto caldo”, il monito del presidente degli agricoltori Joachim Rukwied: in giornata 1.500 mezzi davanti alla Porta di Brandeburgo

scholz trattori

Non sono mesi semplici per la Germania e per il suo governo. Olaf Scholz ha rischiato di entrare in esercizio provvisorio a causa del bilancio senza fondi, riuscendo a salvare la baracca con un blitz all’ultimo minuto ma le criticità non sono finite. Anzi: si profila un gennaio rovente per Berlino. Ieri un primo assaggio delle ripercussioni legate agli ultimi interventi in campo economico, tra tagli indiscriminati e l’esasperata linea green: 1500 trattori in corteo a Berlino contro l’annunciata abolizione degli sgravi sul gasolio agricolo.

L’Associazione tedesca degli agricoltori ha indetto una manifestazione contro l’abolizione del sussidio e l’esenzione dalla tassa sui veicoli agricoli e forestali prevista dal governo guidato da Scholz. Più di 1.500 trattori si sono recati al raduno davanti alla Porta di Brandeburgo e il leader dell’associazione Joachim Rukwied non ha utilizzato troppi giri di parole: i piani dell’esecutivo rappresentano una vera e propria “dichiarazione di guerra”. Ma non è tutto: se lo stop ai sussidi non sarà ritirato, gli agricoltori organizzeranno ulteriori proteste per garantire “un gennaio molto caldo”.

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Secondo quanto stimato dall’Associazione degli agricoltori, con l’abolizione della normativa sul diesel agricolo e l’esenzione dalla tassa sugli autoveicoli ad uso agricolo e forestale, il settore verrebbe gravato di un ulteriore miliardo di euro all’anno. Da qui l’appello al ministro dell’Agricoltura, Cem Özdemir, a fare pressione sul governo per sostenere gli agricoltori e le zone rurali. Un segnale importante quello di ieri, c’è anche chi ha fatto 18 ore di viaggio tra andata e ritorno per protestare contro Scholz & Co.: una nuova tegola per il governo tedesco, che per salvare il bilancio ha deciso di punire gli agricoltori.

“È un disastro. Perché per le aziende, soprattutto quelle piccole, non hanno i mezzi per sopravvivere, soprattutto se si considera l’attuale situazione dei profitti, resa critica dai costi aggiuntivi elevati che abbiamo dovuto sopportare negli ultimi anni”, conferma Jens Schreinicke. Ma c’è anche un altro aspetto da non sottovalutare: l’aumento dei costi per gli agricoltori si tramuterà con un rialzo dei prezzi degli alimenti per i consumatori. Difficilmente ci sarà un passo indietro da parte della sinistra teutonica. Il ministro delle Finanze Christian Lindner e quello dell’Economia Robert Habeck hanno segnalato la volontà di ascoltare gli agricoltori, ma sostengono di avere poco spazio di manovra dopo la sentenza di Karlsruhe. Gennaio è alle porte, di questo passo sarà veramente afoso e non per il cambiamento climatico.

Massimo Balsamo, 19 dicembre 2023

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