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Campania, nel “Deluchistan” restano le mascherine all’aperto

Il governatore della Campania firma l’ordinanza: mascherine all’aperto fino a marzo

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Mascherine addio, anzi no, nessuna cancellazione però ci stiamo pensando. “Le toglieremo all’aperto”, “no anche al chiuso”, “sì ma se vivete in Campania dovete indossarle sempre e comunque”. Come tutte le restrizioni che riguardano la lotta al Covid, anche sui Dpi facciali siamo alla solita Babele incomprensibile. Con una certezza, per ora: il Re dei chiusuristi, ovvero il governatore della Campania De Luca, un po’ per far dispetto a Draghi e un po’ per non perdere le imitazioni di Crozza, non intende fare passi indietro. Ed è pronto a firmare un’ordinanza che obbligherà i campani a portare la mascherina fino a marzo. Anche all’aperto.

L’unica cosa certa per ora è che da venerdì all’aperto potremo respirare senza filtro (abolizione di una misura inutile, spacciata per grande concessione). Poi si spera sarà il turno delle sale al chiuso. Quando? Il sottosegretario Andrea Costa aveva assicurato che il 31 marzo avremmo dovuto dire addio ad ogni Dpi: finito lo Stato di emergenza, che salvo sorprese non dovrebbe essere rinnovato, benvenuta libertà. Mai più mascherine, che bello! Peccato la speranza sia durata da Natale a Santo Stefano: poco dopo le dichiarazioni di Costa, fonti governative, cioè il governo stesso, hanno infatti messo i puntini sulle “i”: niente di ancora deciso, nessun automatismo, dal primo aprile non decade l’obbligo di indossare le mascherine al chiuso.”Tutto dipenderà dall’andamento epidemiologico”. Era solo uno scherzo. Simpatici, eh?

Alla supercazzola governativa è seguita un’altra scelta incomprensibile: quella di Vincenzo De Luca. Il quale da tempo fa a gara con l’esecutivo per chi impone misure più restrittive. Venerdì tutta Italia toglierà le mascherine all’aperto? Bene: lui costringe i campani a portarla fino a marzo. L’ordinanza firmata dal governatore esclude dall’obbligo solo i bambini minori di sei anni, le persone con patologie particolari o disabilità e chi svolge attività sportiva. Per tutti gli altri, “l’utilizzo dei dispositivi di protezione delle vie respiratorie, anche all’esterno, resta obbligatorio in ogni luogo non isolato”. S’intendo solo gli assembramenti, come previsto dalla norma nazionale? No, ma in tutti i centri urbani, le piazze, i lungomari nelle ore e in caso di file, code, mercati o fiere e altri eventi. Tradotto: nel Deluchistan fine pena mai.

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